GUIDONIA - Strozzato dai debiti, imprenditore ittico si toglie la vita: 4 arresti

Costretto a versare 600 mila euro a saldo di un debito di 147 mila: l’ombra della ‘ndrangheta

Per recuperare i soldi minacciavano di rivendere il credito a una cosca di ‘ndrangheta. Minacce che avrebbe sortito l’effetto di portarlo al suicidio.

Così questa mattina, martedì 22 ottobre, i carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno dato esecuzione tra la Capitale e Latina a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, di estorsione con l’aggravante del metodo mafioso e morte come conseguenza di altro delitto.

Secondo l’accusa, i quattro indagati, titolari e collaboratori di una società operante nel settore ittico, avrebbero strozzato un imprenditore 54enne operante nello stesso settore ritrovato impiccato nella sua auto a Guidonia.

L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, era iniziata a febbraio del 2023, quando l’imprenditore denunciò ai carabinieri che i quattro con reiterate minacce e pressioni volevano costringerlo a pagare 600 mila euro, a fronte di un debito iniziale di 147 mila euro maturato tra il 2021 ed il 2022.

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Secondo gli inquirenti, per recuperare il denaro, i quattro minacciarono il 54enne di aver ceduto il credito a esponenti di una nota cosca di ‘ndrangheta, riuscendo così, nel giro di qualche settimana, a recuperarne circa 60 mila euro.

Successivamente, i quattro, sempre con reiterate minacce di morte e con violenza, avrebbero costretto l’imprenditore a sottoscrivere un documento con cui si accollava un debito pari a 600 mila euro, per estinguere quello in essere con i calabresi ed evitare così ritorsioni nei suoi confronti e dei suoi familiari.

Nonostante la sottoscrizione del patto, il 54enne sarebbe stato ancora minacciato fino alla decisione di farla finita e togliersi la vita.

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