PALOMBARA SABINA – “Un debito da 22 milioni di euro sui cittadini”, l’opposizione attacca

I consiglieri del Gruppo “Progetto Palombara” contestano il Piano di Riequilibrio dell'amministrazione Palombi

dal Consiglieri del Gruppo Consiliare di “Progetto Palombara”, Rino Postiglioni, Viviana Rosati e Rosella Paluzzi riceviamo e pubblichiamo:

Piano di Riequilibrio finanziario del Comune di Palombara Sabina approvato dalla Corte dei Conti: cosa comporta veramente.

“Abbiamo tutti letto, con stupore, un manifesto con cui si annuncia in modo trionfalistico l’approvazione del piano di riequilibrio ventennale, si sottolinea ventennale, da parte della Corte dei Conti.

I cittadini di Palombara non hanno bisogno di slogan, ma di risposte.

Quello che si sarebbe dovuto scrivere in quel manifesto, e che tutti i cittadini avrebbero avuto il diritto di sapere, è che il Piano di Riequilibrio a cui sono stati costretti a ricorrere, è una procedura attivata per tentare di ripianare nell’arco di più anni (nel nostro caso venti), i debiti accumulati a causa di una gestione fallimentare ed infelice che ha caratterizzato questa, come la precedente amministrazione.

L’approvazione del piano da parte della Corte dei Conti, sbandierata come una vittoria, non cancellerà il debito di quasi 22 milioni di euro, alla cui determinazione ha contribuito in modo tutt’altro che irrilevante questa maggioranza.

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Il debito dobbiamo pagarlo fino all’ultimo centesimo, e lo pagheremo tutti noi cittadini palombaresi. E’ stato ipotecato il nostro futuro e quello dei nostri figli!

Ci rendiamo conto che il piano di riequilibrio è e rappresenta l’unica soluzione possibile per evitare il dissesto finanziario, ma quello che si rimprovera però è di non averlo voluto presentare qualche anno prima.

Nel 2018, quando è stato proposto al Consiglio comunale dal gruppo di Progetto Palombara, il debito era di poco superiore a 3 milioni di euro.

Riteniamo poi che i cittadini abbiano il diritto di conoscere i sacrifici ed i tagli più importanti che questo piano prevede per i prossimi venti anni:

–          tagli di servizi ai cittadini: il servizio scuolabus è già stato soppresso e i relativi scuolabus devono essere venduti entro la fine di questo anno a una cifra non inferiore ai 10.000 Euro;

–          vendita a privati di beni propri del Comune: Farmacia rurale di Marzolano e case ex ATER a Stazzano, dalla quale si prevede di incassare complessivamente 1.130.000 €, di cui 350.000 € entro il 2024 ;

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–          nuove tasse a carico dei cittadini per:

. parcheggi a pagamento, dai quali si intende incassare, nel biennio 2025/26, 25.0000€ per ciascun anno, per poi diventare 30.000 € l’anno fino al 2042;

. servizi cimiteriali: 161.600 Euro di maggiori entrate, tutte nel solo triennio 2024-2026;

. infrazioni al codice della strada (multe per intenderci):  € 1.650.000 di maggiori   entrate spalmate sui venti anni di durata del piano di riequilibrio ;

–          recupero dell’evasione/elusione, spalmata in 20 anni, di oltre 16 milioni.

Queste sono le informazioni che avrebbero dovuto essere state date con il manifesto!

Solo una chiosa poi sul tentativo di distogliere l’attenzione dai contenuti del Piano, facendo oscuri riferimenti a qualcuno che tiferebbe per il dissesto.

 E’ come quel ladro che per poter procedere tranquillamente a rubare nella casa prescelta, fa prima scattare l’allarme in quella del vicino, in modo che tutti siano attratti dalla sirena.

Ma è un vecchio trucco a cui ormai non crede più nessuno”.

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