TIVOLI - Dopo 52 anni ritrova il compagno di naia

La storia di Paolo Giagnori e Angelo Liberati

Le loro strade si erano divise nel 1972, dopo aver condiviso per tre mesi praticamente tutto: fatiche e svago.

Per questo da allora Paolo Giagnori di Tivoli ha sempre conservato un bel ricordo del suo compagno di naia Angelo Liberati, che ha ritrovato casualmente durante una gita culturale a Bassano Romano, piccolo borgo di circa 5 mila abitanti in provincia di Viterbo.

Paolo Giagnori, il secondo da sinistra, nel 1972 insieme ai commilitoni del Centro Addestramento Reclute di Viterbo

Una storia di amicizia e buoni sentimenti quella che Paolo, 73 anni da compiere venerdì prossimo 29 novembre, ha voluto raccontare al quotidiano on line Tiburno.Tv “perché non capita tutti i giorni di incontrare di nuovo un caro amico e ritrovare la stessa sintonia di quando eravamo ragazzi”.

Paolo Giagnori insieme all’ex ministro Dini nel suo Mercatino dell’Usato a Villa Adriana

Paolo Giagnori insieme alla parlamentare Alessandra Mussolini

Paolo Giagnori con l’attore e conduttore tv Max Giusti

Nato a San Gregorio da Sassola il 29 novembre 1951, da 45 anni Paolo Giagnori vive a Villa Braschi, quartiere di Tivoli alta, è stato agente di commercio del settore mobili e nel 1999 è stato l’inventore nell’area tiburtina del primo Mercatino dell’Usato in un capannone di proprietà a Villa Adriana meta di personaggi politici come Lamberto Dini, ex presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri, e la parlamentare Alessandra Mussolini, e di attori come Max Giusti.

Paolo è vedovo da otto anni e da un anno è socio di “ArTibvr”, un’associazione no-profit di arte e intrattenimento che lo scorso sabato 9 novembre ha organizzato una visita culturale a Palazzo Giustiniani di Bassano Romano, un antico castello noto per essere stato location del film “Il Marchese del Grillo” di Alberto Sordi, e a Palazzo Altieri di Oriolo Romano.

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Così con un pulmino la comitiva di 25 persone da Tivoli ha raggiunto il borgo viterbese per l’escursione guidata dalla docente di Storia dell’Arte Ilaria Morini.

E la gita è stata l’occasione per ritrovare il commilitone Angelo Liberati.

Paolo Giagnori con la divisa dell’Aeronautica Militare Italiana

Secondo il racconto del 73enne tiburtino, la ricerca è stata tutt’altro che facile anche perché Paolo faticava a ricordare il nome di battesimo dell’amico commilitone.

“Giunti sulla piazza di Palazzo Giustiniani, il Comune era chiuso essendo sabato – inizia il racconto Paolo – Così ho chiesto al Comando dei vigili urbani e mi hanno risposto che a Bassano sono tutti “Liberati”.

Un impiegato molto cortese ha iniziato la ricerca nella banca dati dell’Anagrafe dei Liberati uomini nati nel 1951 e ne ha trovati due, uno dei quali era Angelo.

Era lui l’amico che cercavo e l’impiegato mi ha anche fornito l’indirizzo in una località di campagna lontana dal Borgo di Bassano che io non potevo raggiungere in quanto ero sul bus insieme alla comitiva di Tivoli”.

A quel punto, sembra quasi che il destino ci abbia messo lo zampino per premiare la caparbietà di Paolo nel ritrovare Angelo.

Dopo 52 anni l’abbraccio tra Paolo Giagnori di Tivoli e Angelo Liberati di Bassano Romano

“Entrati a Palazzo Giustiziani – spiega ancora il 73enne di Tivoli – ho chiesto a due addette alla reception se lo conoscessero, guarda caso una di esse era la cugina carnale e mi ha fornito il numero di telefono.

Mi sono spostato sotto la loggia dove si affacciava il Marchese del Grillo e l’ho chiamato: lui è un proprietario terriero, in quel momento stava facendo la raccolta delle olive, mentre parlavo e gli rievocavo i tempi del militare lui ha iniziato a ricordare.

Così mi ha raggiunto dopo 10 minuti”.

“Io l’ho riconosciuto subito, mentre lui ci ha messo un po’ – prosegue Paolo Giagnori – Proprio in quel momento in piazza è passata la moglie col nipotino sul passeggino che mi ha invitato a casa”.

L’abbraccio tra Paolo e Angelo ha rievocato le avventure vissute 52 anni prima.

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A partire da quel 21 gennaio 1972 quando entrambi iniziarono la naia a Viterbo presso il Centro addestramento reclute della caserma V.A.M., Vigilanza Aeronautica Militare, la stessa in cui nel medesimo periodo fu arruolato anche il cantante Massimo Ranieri.

Tre mesi tra esercitazioni, guardie armate e cene nei ristoranti del capoluogo viterbese fino al 13 aprile 1972, quando i due amici vennero trasferiti alla caserma Montezemolo di Roma e successivamente assegnati a due diversi reparti: Paolo al magazzino Papareschi di piazzale della Radio, Angelo al presidio di via del Porto Fluviale.

L’ultimo abbraccio tra i due amici risaliva a maggio del 1973, il giorno del congedo.

“Angelo mi disse di andare a Bassano – ricorda ancora Paolo – ma da allora la vita è andata avanti e non ho mai trovato l’occasione fino a sabato 9 novembre.

Dopo l’incontro sono tornato e Angelo mi ha invitato a pranzo a casa sua e io l’ho invitato a Tivoli, una delle città più belle del mondo.

Per ritrovarlo ci ho messo tanta buona volontà e ostinazione che la nostra amicizia durerà per sempre”.

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