Continua a scuotere l’ambiente politico di Monterotondo l’annunciata querela di falso da parte di Antonella Carosi, una cittadina eretina che alle elezioni dell’8-9 giugno 2024 ha concorso per il rinnovo del consiglio comunale come candidata consigliera nella lista di Fratelli d’Italia a sostegno di Simone Di Ventura, candidato sindaco del Centrodestra (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Con un ricorso al Tar del Lazio, infatti, Antonella Carosi punta a invalidare per asseriti “evidenti vizi” i provvedimenti di ammissione della lista numero 14 denominata “Voglio vivere così” e della lista numero 15 denominata “Alleanza Verdi Sinistra”, entrambe della coalizione a sostegno di Riccardo Varone, diventato sindaco per la seconda volta, con una percentuale del 53,40% dei voti validi..
Nella giornata di ieri, venerdì 12 dicembre, in un comunicato stampa l’amministrazione comunale ha chiarito la situazione.
“Appare singolare – si legge nella nota inviata da Palazzo Orsini – il trionfalismo con il quale la ricorrente ha accolto l’ordinanza del Tar del Lazio sulla vicenda di presunte irregolarità nelle firme per la presentazione di due liste a sostegno del sindaco Riccardo Varone alle scorse elezioni amministrative.
Il provvedimento del Tribunale amministrativo, con il quale è stato concesso alla ricorrente un termine per la proposizione di una querela di falso, è stato propagandato come un clamoroso successo giudiziario ma in realtà ha semplicemente disciplinato una fase processuale che non può essere negata, attendendo al diritto fondamentale alla difesa riconosciuto ad ogni cittadino.
Ma non ha affatto accolto il ricorso nel merito”.
“Occorre perciò evidenziare – prosegue il comunicato dell’amministrazione – che, ancorché venga proposto il procedimento per l’eventuale verifica delle falsità ipotizzate dalla ricorrente, tale procedimento:
• si dovrà svolgere dinnanzi al Giudice ordinario e non al TAR;
• dovrà avere un esito tale da dichiarare la falsità di quanto eventualmente ritenuto illegittimo;
• anche in quel caso non è affatto certo che il procedimento dinnanzi al Tar abbia l’esito sperato dalla ricorrente”.
Sul caso è intervenuto anche il sindaco Riccardo Varone.
«Questa vicenda – dichiara il primo cittadino – avrà un suo percorso fisiologico, certamente non breve. Non posso però tacere alcune amare considerazioni.
Alcuni noti personaggi, evidentemente frustrati nelle aspettative elettorali, non intendono accettare il responso delle urne aggrappandosi a fantomatiche irregolarità con il verosimile obiettivo di sporcare l’immagine dell’Amministrazione comunale legittimamente in carica.
E lo fanno addirittura anticipando l’esito dei giudizi secondo i propri desideri, distorcendo ad arte il significato dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria, alimentando una inutile e malevola discussione e, da ultimo, dimostrando o scarsa comprensione delle norme sottese ai procedimenti giudiziari oppure di voler approfittare di quella dell’opinione pubblica».