Lunedì 16 dicembre il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) ha conferito la prestigiosa Palma d’Oro al Merito Tecnico a Riccardo Pisani, un tributo all’eccezionale carriera del tecnico sportivo, ma anche al suo contributo fondamentale ai successi dell’atletica italiana.
Il riconoscimento arriva per la vittoria incredibile ottenuta dall’atleta Francesco Fortunato ai Campionati Mondiali a Squadre di Marcia, che si sono svolti ad Antalya nel 2024, dove l’azzurro ha raggiunto traguardi straordinari grazie al lavoro meticoloso e alla dedizione di Pisani.
La cerimonia di premiazione, che ha avuto luogo alla presenza del Ministro dello Sport Andrea Abodi e al presidente del Coni Giovanni Malagò, in diretta televisiva sulla RAI tv, ha messo in evidenza non solo il successo di un atleta, ma anche il ruolo fondamentale di Pisani nella formazione e nella crescita degli atleti italiani.
Un’occasione speciale per celebrare un tecnico che ha saputo lasciare un segno indelebile nel panorama sportivo, senza dimenticare la sua stessa carriera come atleta azzurro.
Riccardo Pisani, infatti, vanta una carriera che affonda le radici nell’atletica a 360 gradi.
Oltre al suo ruolo di allenatore della marcia, è tecnico federale delle staffette azzurre maschile e femminile 4×400 metri, dove quotidianamente si impegna nella preparazione delle atlete per i grandi eventi internazionali. La sua passione per l’atletica non si ferma però ai confini della federazione: Pisani è infatti anche il cuore pulsante della scuola di atletica dell’Atletica Tivoli, dove, con costanza e competenza, si dedica alla scoperta e alla formazione di nuovi talenti.
Grazie alla sua esperienza e al suo impegno, l’hinterland tiburtino può vantare una fiorente realtà atletica, che raccoglie un’utenza di atleti considerevole, e che continua a crescere sotto la guida di un tecnico che ha sempre messo al primo posto la qualità della formazione.
Il premio ricevuto da Riccardo Pisani è la massima onorificenza del Coni una testimonianza del suo impegno instancabile e della sua capacità di trasmettere non solo le tecniche, ma anche la passione per lo sport, dando lustro non solo all’atletica italiana ma anche alla comunità locale che lo ha visto crescere.
Un riconoscimento che premia non solo un tecnico, ma un autentico ambasciatore dello sport, capace di influenzare le future generazioni di atleti.
