MENTANA – “Latino alle medie, i nostri alunni già lo studiano in maniera ludica”

RIFORMA DELLA SCUOLA - Intervista a Maria Vittoria Pomili, preside dell'Istituto Comprensivo "Città dei Bambini"

Latino alle medie, Bibbia alle elementari e scrittura a mano.

Sono soltanto alcune delle novità contenute nel decreto-legge che introduce le Nuove Indicazioni Nazionali (i nuovi programmi) per le scuole elementari e medie a partire dall’anno scolastico 2026-2027.

Una Riforma che fa discutere quella del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

 
 

Per questo il quotidiano on line Tiburno.Tv ha intervistato gli addetti ai lavori, registrando le opinioni di presidi da una parte e studenti dall’altra.

La Professoressa Maria Vittoria Pomili è Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Città dei Bambini” di Mentana.

– Ritiene formativo inserire l’opzione del Latino facoltativo in seconda e terza media anche per gli alunni che sceglieranno un Istituto secondario superiore in cui non si insegna il Latino?

“L’opzione del latino si può ritenere un’ottima opportunità di apprendimento per gli alunni.

Nell’Istituto Comprensivo “Città dei Bambini” già da diversi anni è attivo un corso extracurriculare per la scuola secondaria di I grado, in cui il Latino si svolge in maniera ludica e con nuove metodologie.

Il Latino si può considerare un’ottima forma di coding, favorisce un apprendimento che aiuta al ragionamento che è alla base delle materie come le STEM”.

– Ritiene che l’insegnamento della Geo-Storia negli ultimi 15 anni sia stato utile?

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“Relativamente all’insegnamento della storia, purtroppo, in questi anni si è persa la dimensione della riflessione.

La storia dovrebbe essere intesa non solo come radici ma anche come modernità, affrontando anche lo studio di eventi che hanno profondamente inciso in questo secolo.

Non di meno la geografia non dovrebbe essere solo una sterile memorizzazione di luoghi ma conoscenza dell’altro e della diversità.

E forse la riforma mira proprio a far ragionare di più i nostri alunni partendo dalle radici”.

– Come considera l’inserimento dello studio della Bibbia per rafforzare le conoscenze delle radici della cultura italiana?

Non crede che sia opportuno inserire lo studio delle Religioni Comparate (Islam, Buddhismo, Induismo, Shintoismo)?

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“Lo studio della religione cattolica in realtà già si svolge nell’ambito di uno studio comparato. Lo sanno bene i docenti di IRC. I testi antichi come la Bibbia offrono questa panoramica”.

– Un voto alla proposta di Riforma da zero a dieci.

“Vedremo nel dettaglio con la pubblicazione delle Nuove Indicazioni nazionali cosa in realtà è riformato e cosa invece declamato.

Ricordo che le Indicazioni si chiamano così, in quanto danno indicazioni e non programmi da svolgere, lasciando il giusto spazio alle singole scuole di definire nell’ambito dei collegi dei Docenti, i propri curricoli”.

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