Da Elio Di Benedetto, Segretario del Circolo di Rifondazione Comunista Tivoli, riceviamo e pubblichiamo:
“Il servizio domiciliare per persone colpite dalla malattia di Alzheimer e da altre forme di demenza che la ASL RM5 erogava dal 2006 “è a rischio” come è stato denunciato in una nota della segreteria generale della CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene che il 4 dicembre ha presentato una richiesta di incontro ufficiale ai vertici della Asl per chiedere chiarimenti in merito al depotenziamento fattivo del suddetto servizio.
Questo servizio che ha coperto per tutti questi anni un’area molto vasta della provincia romana, sostenendo di fatto le famiglie che vivono questo dramma, aiutando i malati a rallentare il decorso della loro patologia attraverso interventi mirati con personale formato per lavorare in questo settore e che ha dato lavoro a più di 100 operatori socio sanitari e terapisti occupazionali è quindi a rischio chiusura.
Sono già iniziate le dimissioni dei pazienti e le valutazioni per lo scorrimento delle liste di attesa sono ferme.
Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo ennesimo attacco delle istituzioni alle fasce più fragili della società.
La chiusura di un tale servizio porterà molte famiglie a dovere intraprendere loro malgrado la dolorosa strada dell’internamento in RSA del loro congiunto che non saranno in grado di gestire a domicilio.
Come Federazione di Rifondazione Comunista siamo a fianco dei malati, delle loro famiglie e dei lavoratori a cui è già stata ventilata, della cooperativa OSA, l’impossibilità di un ricollocamento.
Per questo motivo ci uniamo ai sindacati per chiedere un incontro urgente e aperto della ASL con tutte le forze politiche, sindacali e le associazioni che si occupano di questa particolare categoria di malati.
Non è possibile abbandonare in questo modo, dall’oggi al domani, persone già fortemente penalizzate da una patologia devastante come la demenza.
Rifondazione Comunista, sempre a fianco delle categorie più deboli e dei lavoratori, seguirà questa vicenda ponendo in essere tutte le azioni necessarie per garantire la giusta assistenza e il diritto al lavoro”.