Quando ha visto quell’uomo accasciarsi sul pavimento durante l’allenamento, lei ha intuito immediatamente che si trattava di un arresto cardiaco e non ha perso un attimo. Prima gli ha praticato il massaggio cardiaco, poi lo ha rianimato col defibrillatore.
E’ accaduto martedì scorso 11 febbraio in palestra nei pressi della stazione metro Cipro, a Roma, e la protagonista del salvataggio si chiama Angela l’Agente della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, una Sezione di pronto intervento su richiesta dei cittadini.
A raccontare la storia oggi, lunedì 17 febbraio, è un comunicato stampa della Questura di Roma.
Nel pomeriggio di martedì la poliziotta, “smontante” dal turno mattutino, aveva deciso di trascorrere il pomeriggio libero in palestra e si è trovata “al posto giusto nel momento giusto”, evitando una tragedia.
Il suo “occhio da poliziotta” non l’ha tradita anche durante l’allenamento. Mentre era intenta nei suoi esercizi, il suo sguardo ha catturato il frame in cui un uomo di 55 anni, colto da un malore, si accasciava a terra nei pressi del tapis roulant.
In quel momento Angela ha capito che non c’era da perdere neanche un minuto. Si è precipitata dall’uomo, ormai in stato di incoscienza, e lo ha posizionato supino a terra.
Poi, dopo aver fatto allontanare gli altri ospiti presenti nella sala pesi, con sangue freddo, ha iniziato la manovra “GAS” (acronimo di “Guardare, ascoltare, sentire”): dopo aver avvicinato l’orecchio al suo naso e alla sua bocca, cercando di osservarne i movimenti del torace e di captare la pressione dell’aria delle sue guance, ha capito che l’uomo era in stato di arresto cardiaco.
Nel mentre, ha individuato con gli occhi il responsabile della palestra e lo ha pregato di chiamare i soccorsi, mentre iniziava le prime manovre del massaggio cardiaco.
L’uomo, però, non reagiva agli stimoli.
Allora Angela, senza perdersi d’animo, facendosi aiutare dal personale della struttura per trovare un defibrillatore, ha attivato la tecnica salvavita. I minuti immediatamente successivi sono stati concitati perché, dopo la seconda scarica, l’uomo continuava ad essere incosciente.
Angela, però, non si è arresa e, senza mollare la presa, ha continuato le manovre di rianimazione fino all’arrivo del personale sanitario, che lo ha trasportato d’urgenza in ospedale.
Grazie all’occhio vigile di Angela e ad un efficace, sebbene improvvisato, spirito di squadra, l’uomo è ora in condizioni stabili.