Per come la Procura ha ricostruito la vicenda, ognuno gestiva una propria “piazza” e in qualche occasioni facevano affari insieme.
Accadeva più di dieci anni fa, un lasso di tempo troppo lungo per poterli giudicare.
Così ieri, lunedì 17 marzo, il Tribunale di Tivoli ha dichiarato estinto per intervenuta prescrizione il reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere le giudici Rosamaria Mesiti e Camilla Amedoro – ha sentenziato di non doversi procedere nei confronti degli 8 imputati italiani: Nino P., 34 anni di San Polo dei Cavalieri; Tiziano C., 37 anni di San Polo dei Cavalieri; Cesare C., 39 anni di San Polo dei Cavalieri; Gabriele Y., 34 anni di Tivoli; Davide P., 46 anni di San Polo dei Cavalieri; Roberta C., 48 anni di San Polo dei Cavalieri; Simone D., 32 anni di Villa Adriana, e Daniele L., 46 anni di Villa Adriana.
I giudici hanno inoltre assolto perché il fatto non sussiste il 32enne tiburtino Simone D. di ricettazione e detenzione illegale di un fucile da caccia Beretta Calibro 12 a canne mozzate rubato.
Secondo la ricostruzione dei magistrati, i reati risalivano tra maggio e luglio 2014 e furono commessi tra Tivoli, Guidonia e San Polo dei Cavalieri.
In particolare il 34enne Nino P. era accusato di spaccio di hashish e marijuana tra aprile e maggio 2014 a San Polo dei Cavalieri.
L’uomo era accusato di aver ceduto il 15 gennaio 2014 della marijuana ad un extracomunitario, al quale avrebbe successivamente estorto 200 euro della droga acquistata in precedenza e non pagata.
Nino P. si sarebbe presentato sotto casa dell’acquirente urlando: “scendi giù, mi servono i soldi, non mi frega niente che tua madre sta male, io ti ammazzo, ti stacco la capoccia, mi devi dare i soldi”.
Il 46enne Davide P. e la 48enne Roberta C. erano accusati di aver venduto a San Polo dei Cavalieri il 12 maggio 2014 una dose di cocaina ad un acquirente.
Dalle indagini dei carabinieri era emerso che il 39enne sampolese Cesare C. gestisse una piccola piazza di spaccio a Tivoli. In particolare, 10 maggio 2014 l’uomo avrebbe ceduto una dose di cocaina a un tale Antonio e il 31 maggio 2014 3 dosi di cocaina al prezzo di 120 euro ad un altro acquirente.
Episodi di piccolo spaccio erano contestati ad altri due imputati.
Gabriele Y., 34 anni di Tivoli, era accusato di aver venduto cocaina, hashish e marijuana tra maggio e luglio 2014.
Tiziano C., 37 anni di San Polo dei Cavalieri, doveva rispondere di spaccio di hashish e marijuana tra giugno e luglio 2014, ma era accusato anche di aver partecipato operazioni di recupero crediti per cessioni non ancora saldate in concorso con Simone D., 32 anni di Villa Adriana, l’ottavo imputato sul quale pendevano le contestazioni più gravi e che era stato arrestato dai carabinieri il 24 luglio 2014 con ben 2 chili e mezzo di hashish.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, tra giugno e luglio 2014 Simone D. vendeva marijuana e hashish in concorso con altri due giovani di Campolimpido e Tivoli.
Dalle indagini emerse che il 30 giugno 2014 il ragazzo all’epoca 22enne fece custodire 408 grammi di “erba” a casa di una 16enne romena.
Inoltre il 2 luglio 2014 insieme ad un coetaneo di Tivoli allestì una serra con 50 piante di marijuana nelle aiuole pubbliche di via Lago di Misurina a Villa Adriana.
Nella stessa giornata del 2 luglio 2014 Simone D. avrebbe acquistato un chilo di hashish da un pregiudicato di Castel Madama al prezzo di 2.500 euro e lo avrebbe consegnato ad un altro pregiudicato di Castel Madama che gli faceva la “retta”.
Simone D. era accusato anche di aver acquistato 13 luglio 2014 da due pregiudicati calabresi 2 chili di hashish e di averli consegnati alla stessa “retta” di Castel Madama, che da lì a qualche giorno il 32enne avrebbe minacciato di morte per la sparizione dei 2 chili di hashish acquistati dai pregiudicati vicini alla “Ndrangheta”.
Stando sempre alla ricostruzione dei carabinieri, il 20 luglio 2014 Simone D. avrebbe ricevuto a Guidonia un fucile da caccia Beretta Calibro 12 a canne mozzate rubato a Marcellina il 29 dicembre 2013: l’arma clandestina fu rinvenuta e sequestrata dagli investigatori il 24 luglio 2014 quando il 32enne di Villa Adriana fu trovato in possesso di 2 chili e mezzo di hashish e arrestato.
Ieri il Tribunale di Tivoli ha ordinato la confisca del fucile da caccia a canne mozze.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 60 giorni.