MARCELLINA – Meglio in carcere che a casa. Rompe il braccialetto elettronico

Lo scorso venerdì, i Carabinieri della Stazione di Marcellina hanno dato esecuzione a una ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico con quella della custodia cautelare in carcere nei confronti di un 31enne italiano gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.

Il provvedimento cautelare, emesso dal Tribunale di Roma, era scaturito, ad aprile, a seguito della querela da parte dell’ex compagna romana, per maltrattamenti subiti da parte dell’uomo, con il quale ha avuto anche una figlia di 5 anni.

Tuttavia, nella notte dello scorso martedì, i Carabinieri sono immediatamente intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, dove era scattato l’allarme per il malfunzionamento del suo braccialetto elettronico. L’indagato, infatti, aveva rotto il dispositivo, in quanto riteneva di non voler permanere più presso la sua abitazione, ma di voler andare in carcere.

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Tale comportamento ha spinto i Carabinieri della Stazione di Marcellina a richiedere ed ottenere l’aggravamento della misura cautelare.

Lo scorso venerdì, però, nel corso della notifica, il 31enne ha dato in escandescenze, opponendo attiva resistenza nei confronti dei Carabinieri e, pertanto, è stato anche denunciato alla Procura di Tivoli per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

Il 31enne è stato tradotto presso il carcere di Regina Coeli, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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