Ha fatto del lavoro la sua passione e il suo stile di vita.
Francesco Maccarrone è di Monterotondo, ha 67 anni e dal 1979 ad oggi è stato un dipendente del Comune di Guidonia Montecelio.
Anzi, il dipendente per antonomasia.


Francesco Maccarrone, 67 anni, assunto nel 1979 è in pensione dal primo novembre 2025
Ufficialmente giardiniere, non si è mai tirato indietro come operaio, meccanico, autista.
Non a caso i colleghi lo hanno ribattezzato “Big Mac”.
Dal primo novembre è in pensione dopo 46 anni di onorato servizio e stamane, giovedì 6 novembre, ha festeggiato il traguardo con un ricco buffet allestito presso le cosiddette “ex Officine Peghetti”, il complesso di viale Roma in cui hanno sede il Comando della Polizia Locale, l’Ufficio Ambiente, l’autoparco comunale e l’associazione di Protezione civile “NVG”, il “Nucleo Volontari Guidonia” di cui “Big Mac” è vice presidente.
Operai, impiegati, funzionari, dirigenti e amministratori pubblici: tutti a brindare ad un dipendente comunale modello.
Alle “ex Officine Peghetti” ha sede anche il Nucleo Tutela Ambiente dell’associazione “Fedra Onlus” impegnata nella lotta contro l’abbandono dei rifiuti, di cui Francesco Maccarrone è ispettore ambientale.
“Franco”, come lo chiamano i colleghi, è autista di mezzi pesanti e conduttore di macchine operatrici, dalla gru alla pala meccanica fino alla piattaforma aerea, senza contare che è abilitato all’uso della motosega: insomma, c’è sempre stato lui in prima linea in caso di allagamenti, incendi ed emergenze varie a Guidonia Montecelio. E continuerà ad esserci anche ora da pensionato.
“Cerco di essere sempre impegnato – confessa il “tuttofare” al quotidiano on line Tiburno.Tv – per me è un gioco, altrimenti non riuscirei a fare tutto”.
Non tutti lo sanno, ma Francesco Maccarrone lavora da quando era bambino.
“Fin dalle elementari – rivela – la mattina andavo a scuola e il pomeriggio lo trascorrevo in officina ad imparare il mestiere”.
E lo imparò talmente bene che dopo la licenza media fu ben presto assunto come meccanico in un’officina dell’Alfa Romeo, come altrettanto presto mise su famiglia e a 17 anni ebbe il suo primo figlio.
“Sono stato assunto in Comune come operaio – racconta ancora di sé “Franco” – ma ho lavorato anche come meccanico nell’autoparco comunale e avendo tutte le patenti ci sono sempre io in caso di emergenze. Quando in Comune è mancato personale, mi è toccato lavorare anche 9 ore al giorno”.
E non sembra che gli sia dispiaciuto.
Probabilmente, lo è di più oggi che ha chiuso una lunga pagina della sua vita: fosse stato per lui, sarebbe rimasto ancora.


























