Chi ci ha rimesso davvero, però, sono stati Vilma Sinibaldi e Gian Piero Atzeni, 64 e 60 anni, rispettivamente comproprietaria e amministratore di Sibor srl, entrambe denunciati alla Procura della Repubblica di Tivoli per non aver rispettato l’ordinanza con la quale il Comune aveva inibito la balneazione. La Polizia municipale gli contesta anche la violazione dei sigilli che delimitavano l’accesso alla piscina olimpionica, a quella per bambini e alla vasca con gli scivoli, tutte sottoposte a sequestro amministrativo a tutela e salvaguardia della salute pubblica.
Per questo ora gli agenti diretti dal colonnello Marco Alia le hanno sequestrate d’iniziativa, inserendo nell’informativa inviata alla Procura anche il rapporto con relativa documentazione fotografica dei carabinieri per un presunto scarico abusivo di acque clorate all’interno dell’aeroporto militare, confinante col parco acquatico.
I guai per il parco divertimenti al chilometro 29,300 della via Maremmana inferiore, a Villanova, erano iniziati domenica 8 luglio quando vigili urbani e carabinieri notificarono alla Sibor l’ordinanza 269 firmata il giorno prima dal vicesindaco Ernelio Cipriani sulla scorta delle analisi effettuate dall’Asl RomaG e in base agli esiti di Arpa Lazio che aveva accertato una contaminazione batterica presente nella piscina olimpionica, nella vasca per i bambini, nella vasca idromassaggi, nella vasca canopo oltre che nella piscina con idroscivolo.
Se non fosse che un successivo campionamento delle acque effettuato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asl martedì 10 aveva scongiurato il pericolo nelle piscine idromassaggio e canopo. A quel punto sabato 14 Cipriani ha dovuto firmare una nuova ordinanza – la 273 – secondo la quale permanevano le condizioni di non balneabilità in quelle per bambini, scivoli e olimpionica.
Fatto sta che domenica 15 i vigili urbani diretti dal capitano Salvatore Ungaro per tre volte hanno fatto “visita” nel parco acquatico per verificare che nessuno violasse il nastro bicolore e i cartelli del sequestro amministrativo disposto tre giorni prima.
Ma al terzo controllo – verso le due del pomeriggio – hanno trovato la “sorpresa”: centinaia di bagnanti nelle piscine a divertirsi. A quel punto, gli agenti li hanno sollecitati a sgomberare col risultato di vederseli rivoltare contro. L’unica soluzione? Chiedere il supporto di Polizia e carabinieri, intervenuti sul posto rispettivamente con due volanti e una pattuglia. A far calmare gli animi ci ha pensato il tenente Salvatore Ferraro, che ha concordato coi vigili di rimandare il sequestr giudiziario eseguito verso le ore 19, quando oramai i clienti dell’Aquapiper erano tornati a casa dopo una giornata movimentata.
Nel frattempo l’assessorato alle Politiche sociali ha sospeso gli stage per i 500 bambini iscritti ai Centri estivi trasferendoli alle Terme di Roma.
Marcello Santarelli