Quella dello Skate Park di Collefiorito è una storia infinita iniziata nel lontano 2001, quando fu affidato l’incarico per la progettazione all’architetto Stefano Petrucci.
A distanza di dodici anni con una spesa lievitata nel tempo fino alla cifra di 350 mila euro, l’impianto non è ancora del tutto ultimato e i ragazzi di Collefiorito ma di tutta Guidonia, appassionati si skateboard e di Bicycle Motocross stanchi di aspettare l’apertura, ne usufruiscono ugualmente scavalcando la recinzioni.
L’impianto comprende anche un campo di calcetto e uno ambivalente , ancora da terminare, per il basket e la palla a volo. Tutta intorno al complesso sportivo è stata realizzata una pista ciclabile. Il tutto è completato da un grosso impianto di illuminazione.
Una breve cronistoria per questa opera ci porta al 2006, quando il progetto venne inserito nel piano triennale dei lavori pubblici per Guidonia con un importo stanziato di 350mila euro.
Nel 2009 vinse la gara di affidamento dei lavori l’impresa Cofam di Roma per un importo di circa 166mila euro
Nel 2010 durante i lavori di scavo , ci si accorge che per la fragilità del terreno, bisogna scavare più a fondo, fino a trovare il terreno solido.
Per questo l’importo dei lavori sale fino a 236mila euro circa.
Nel 2012 all’impresa Cofam viene rescisso il contratto e abbandona i lavori, lasciando il cantiere all’abbandono, privo di recinzione e in preda ad atti vandalici che provocano gravi danni alla struttura, anche con furto di materiali.
Per la recinzione viene stanziata la somma di 38.500 euro affidando l’incarico alla ditta Euromagica che si aggiudica la gara d’appalto.
Ancora non basta perchè bisogna riparare i danni provocati all’impianto.
Viene indetta una terza gara di appalto che viene aggiudicata all’impresa ROAD 95 per un importo di 65mila euro circa.
Insomma fino ad oggi l’impianto è venuto a costare circa 340mila euro, ma rimane ancora chiuso.
Nonostante tutti i soldi spesi, i commenti degli esperti del settore, sono del tutto negativi: la struttura presenta evidenti difetti di progettazione e realizzazione. Il cemento di tutta l’area dove è posto lo skatepark, riporta già evidenti segni di cedimento strutturale.
E sempre i tecnici (ma facendo i debiti scongiuri) sentenziano che con tutti i difetti che l’impianto presenta, quando verrà aperto, si assisterà a innumerevoli infortuni sulla pelle dei praticanti attratti da un impianto imponente, anche bello visivamente.
Dopo queste nostre riprese, il giorno seguente una squadra di operai ha provveduto ad ampliare la rete di protezione per impedire ai ragazzi di scavalcare ed entrare nell’impianto.
Angelo Scipioni