Furti di rame: la ferrovia Roma-Tivoli la più colpita dai ladri. In due mesi sparite 7 tonnellate di oro rosso

Pimato negativo per la linea ferroviaria Roma-Tivoli, la tratta maggiormente presa di mira dai ladri di rame “al lavoro” lungo i binari e nei pressi dei cantieri.
Solo nei primi due mesi del 2014 sono state portate via oltre 3 tonnellate di “oro rosso” con danni ingenti sia per il servizio di trasporto e sia disagi per i pendolari che si spostano da e verso la Capitale.

Sette tonnellate e 257 chilogrammi di rame rubati per un valore complessivo di circa 115mila euro. E circa il 50% di questi sono stati portavia via dalla linera ferroviaria Fl2 che collega la Capitale a Tivoli, Guidonia Avezzano fino a Sulmona. Questi i dati shock forniti da Ferrovie dello stato, che raccontano il fenomeno della “caccia all’oro rosso”. E parliamo solo del primo bimestre del 2014, sulle tratte ferroviarie del Lazio. 4.631, sono invece i minuti di ritardo accumulati dai convogli a causa di questi furti. Uno scenario allarmante. E a farne le spese, ancora una volta, ci sono i pendolari prima, e l’azienda ferroviaria poi.

 

La Fl2 la più colpita – Anche in questo caso la rete Fl2 (Avezzano-Tivoli-Roma), vanta purtroppo un triste primato. Quello di essere la linea più colpita di tutta la regione, visto che più della metà dei furti avviene proprio su questa tratta. Nei primi tre mesi del 2014, si sono infatti già verificati ben 12 episodi, con una refurtiva pari a circa 3,5mila chilogrammi di materiale esportato del valore ci circa 60mila euro. Se pensiamo che nel 2013 si sono verificati 23 furti, si intuisce che nel 2014 si rischia di superare notevolmente la drammatica situazione. Subito dopo si trova il nodo della Capitale, l’Alta velocità Roma-Napoli, F11 Orte-Fiumicino, Fl7 Roma Termini-Formia e Fl6 Roma Termini-Cassino. Se pensiamo che nel 2012 gli episodi di furto sono stati 210 per un valore di circa 1,4 milioni di euro, nel 2013 231 furti per 1,5 milioni di euro, si nota subito come questo fenomeno sia notevolmente in crescita.
“Soldi che avrebbero potuto essere spesi sicuramente in maniera diversa”, dicono dalle Fs. Invece vanno a coprire i danni causati dai ladri di rame.

 

Strategie di contrasto – Ma che tipo di strategie si stanno mettendo in campo? A febbraio 2012 nasce l’Osservatorio nazionale sui furti di rame, con lo scopo di elaborare strategie in grado di arginare il fenomeno. Esso è composto da Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato), Agenzia delle Dogane, FS Italiane, Enel, Telecom Italia e Anie (Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche). “Da tempo inoltre, in occasione di manutenzione sulle linee stiamo sostituendo il rame con una percentuale di Alluminio per rendere il materiale meno appetibile – dicono da Rfi -, ovviamente dove questo è possibile”.

 

Punti “sensibili” – L’Organismo ha promosso varie iniziative, tra cui mirati servizi straordinari di controllo delle aree e individuazione dei punti “sensibili”, e tra questi ci sono i dintorni delle stazioni ferroviarie di Salone e Bagni per quanto riguarda la Fl2, quella di Magliana sulla 11. “La situazione preoccupa tutto l’anello ferroviario di Roma, in particolare, e questa emergenza è cresciuta esponenzialmente all’incremento del valore del rame – spiegano dalla direzione di Fs – grazie alla collaborazione con la Polizia ferroviaria, c’è stato un’incremento degli arresti in fragranza di reato, e delle denunce, di circa il 40% su scala nazionale”.

 

I ritardi e i pendolari – E sui social network i pendolari riversano tutta la loro frustrazione per i continui ritardi sulla linea. “Vorrei sapere cosa fanno alle Fs per evitare questi furti”, “dovrebbero sbattere in galera i responsabili e buttare via la chiave”, “anche oggi in ritardo, non se ne può più”. Queste sono solo alcune delle esternazioni, ma ovviamente c’è anche chi punta il dito contro le comunità Rom quali principali responsabili di queste azioni. “Il sistema è centralizzato quindi quando si verifica un furto la linea viene momentaneamente sospesa per permettere ai tecnici di intervenire il prima possibile – continuano da Fs -, ovvio che i tempi di attesa sono legati al danno, talvolta per fermare una linea è sufficiente che venga tranciato un cavo”. Come spiegano dall’azienda, la priorità è sempre rimettere in moto il prima possibile i treni, ma talvolta questo genere di intervento necessita di molto tempo. Da qui, i numeri record di ritardo accumulato.

 

La proposta di legge – L’Osservatorio si è fatto promotore di una proposta normativa tesa ad inasprire le pene per i furti e la ricettazione del rame. La proposta è stata recepita dal Decreto Legge n. 93 del 14 agosto 2013, convertito in legge il 15 ottobre 2013, che prevede pene più severe per i furti e la ricettazione di metalli e materiale vario “sottratto ad infrastrutture destinate all’erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici e gestite da soggetti pubblici o da privati in regime di concessione pubblica”. “L’obbiettivo è costituire un efficace deterrente per coloro che sono dediti a questo tipo di reato”, concludono da Fs.

Veronica Altimari

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