VIDEO Guidonia – Niente soldi per i lavori finiti al PalaSport. Gli operai si incatenano

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La struttura è stata collaudata da un mese, il bando per la gestione ventennale è pubblicato da due, ma le ditte impegnate nella costruzione del Palazzetto dello sport di Guidonia non vengono pagate. Nella mattinata di lunedì è andata in scena la clamorosa protesta degli operai e dei titolari della Sportland Appalti Spa di Barisciano in provincia de L’Aquila e della C.T.C. di Caserta, le due ditte appaltatrici del Comune per portare a termine il centro polifunzionale al Bivio.
AAprotesta-palazzetto13Il titolare della Sportland, Sergio Rossi, e due operai si sono incatenati in piazza Matteotti per convincere il l’amministrazione Rubeis a saldare i 350 mila euro di fatture scadute.
“Siamo senza stipendio da marzo – ripetono in continuazione gli operai delle due imprese – ad alcuni di noi sono state staccate le utenze di gas e luce e c’è perfino un nostro collega che è stato sfrattato e ora dorme in cantiere”.
La protesta è cominciata intorno alle ore 11 con una quindicina di persone in totale che esponevano un eloquente striscione con su scritto “Comune caccia li sordi!”.
I titolari delle due ditte, Sergio Rossi e Salvatore Donato, hanno dapprima richiesto un incontro con il dirigente delle risorse finanziarie Gilberto Pucci e poi un faccia a faccia con il sindaco Eligio Rubeis. Il primo non ha potuto riceverli poiché impegnato in altre faccende ed il primo cittadino non era presente a palazzo Matteotti.
AAprotesta-palazzetto4Da qui è partita l’escalation della protesta con l’incatenamento ad uno dei pali della luce. Ad interessarsi della faccenda sono arrivati i consiglieri comunali Sebastiano Cubeddu del Movimento 5 Stelle, Alberto Morelli di Forza Italia ed Emanuele Di Silvio del Partito Democratico. Cubeddu e Morelli hanno incontrato Pucci e riferito sulla situazione. La promessa fatta è quella di saldare almeno un acconto di 50-60 mila euro questa settimana.
Il problema sembrerebbe legato al cambio nel servizio di gestione della tesoreria fatto dal comune nelle scorse settimane, con il passaggio da Banca delle Marche a Monte di Paschi di Siena che non consente di sbloccare diversi pagamenti.
“Quello che ci hanno detto – dice Sergio Rossi – è la stessa identica cosa che ci avevano promesso ad aprile. Noi abbiamo le banche che ci stanno addosso, non possiamo pagare gli stipendi ed i contribuiti delle maestranze. La situazione è insostenibile ed i problemi legati al cambio di tesoreria non cancellano il fatto che queste fatture dovevano essere saldate molto prima. I lavori ed i collaudi sono stati terminati il 30 giugno e ora chiediamo di essere pagati immediatamente. Non ce ne andremo da qui fin quando non avremo ottenuto quello che ci è dovuto”.

Marco Scipioni

 

 

Di Silvio: “In cassa restano solo due milioni”

Anche lui ha aderito alla protesta dei lavoratori al palazzetto dello sport. Ma Emanuele Di silvio, capogruppo del Partito democratico, punta il dito sull’amministrazione Rubeis.
“La cosa grave è che nell’atto transitorio firmato dall’Ati ed il Comune, quest’ultimo s’impegnava a pagare le fatture presentate, entro 30 giorni. Ad oggi l’Ente deve circa 100 mila euro per una fattura di marzo e 250 mila per una fattura di giugno. Questo non è nient’altro che il frutto di una cattiva gestione firmata Rubeis, che ha portato ad oggi il Comune, ad avere una liquidità di meno 2 milioni di euro”.

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