Il plesso, che rientrerà nell’istituto comprensivo G. Garibaldi, potrà ospitare fino ad un massimo di 600 bambini, suddivisi in 24 classi, tra elementari e medie. “Con il dirigente scolastico abbiamo predisposto tutto – continua Di Palma – se tutto va bene le classi a cui è destinata questa scuola potranno venire a studiare qui, già da settembre”.
Sono passati due anni dalla posa della prima pietra, ed il plesso è stato realizzato per servire unicamente la popolazione dei quartieri di Setteville Nord e Marco Simone, da soli composti di circa 16mila abitanti, e molti bambini. Come ricorda lo stesso Di Palma, di fronte alle famiglie, la realizzazione della scuola è stata possibile “solo grazie al contratto di disponibilità”, una sorta di leasing immobiliare in cui il privato ha finanziato l’opera per un importo totale di circa 7,5 milioni di euro, ed è l’effettiva proprietaria. Con il Comune che, con un canone di 650mila euro all’anno, potrà diverntarlo nell’arco di 15 anni.
Tra le “note dolenti”, ed evidenziate dalle famiglie presenti, il fatto che venga definitivamente sospeso il servizio dello scuolabus, attivo per quelle che continueranno a mandare i propri figli nei plessi di Setteville e Colleverde. “Intanto partiamo – dice Michele Venturiello, consigliere di Forza Italia -, poi quando riusciremo a calcolare l’effettivo fabbisogno ci organizzeremo con la Cat”. Nel frattempo le famiglie dovranno “inventarsi” qualcosa. Sempre se la scuola apra per davvero.
Ve. Al.