Guidonia – Vivaio abusivo con 19 piante di marijuana, fermati i quattro coltivatori a Villalba

Sul caso si sono adoperati gli uomini della Squadra investigativa della Polizia di Stato che la mattina di mercoledì 17 agosto ha tratto in arresto S. P. 52 anni e M. A. di 50, entrambi di Villalba.  Mentre S. C. di 28 anni e V. G. di 66, sono indagati a piede libero. Tutti e quattro devono rispondere di concorso tra loro per la coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nell’ambito delle attività di prevenzione e la repressione dei reati concernenti il traffico di droga, gli agenti erano venuti a conoscenza che sul retro della casa, di proprietà del 52enne, era stato allestita una florida coltivazione di “cannabis indica” all’interno di un terreno grande circa 40 metri quadri, recintato e ben nascosto tra un fitto cannetto ed il canale di raccolta delle acque pluviali. I quattro fermati si erano infatti avventurati nella redditizia attività di coltivatori diretti delle piante di marijuana, per poi spacciarla a piccole dosi in un vicino bar di via Parma.

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Da un sopralluogo effettuato sul posto, i poliziotti hanno trovato numerose piante, tutte dal robusto fusto e dalla folta e rigogliosa chioma con relativa fioritura, di cui: 5  quelle interrate direttamente nel suolo di almeno 4 metri di altezza, 11 di circa un paio di metri d’altezza ciascuna coltivate in grossi vasi di plastica, 3  di misura più modesta perchè appena piantate.

Le successive attività investigative, con l’impiego di agenti in osservazione sulla zona con in dosso abiti mimetici realizzati per quello specifico terreno, hanno permesso di individuare con certezza chi fossero i reali coltivatori, identificandoli nelle persone  fermate mercoledì mattina, tutte con precedenti di polizia legati sempre alla droga. 

Nel corso della perquisizione gli agenti hanno potuto confermare il fatto che, malgrado la piantagione fosse per o più messa in piedi in maniera grossolana, era florida e utilizzata in pianta stabile, tanto che nel vivaio erano presenti molti sacchi di terreno e fertilizzanti specifici, materiale per l’essiccamento (forno a microoonde e cantina seminterrata con cordini appesi al soffitto per apporvi le piante). Oltre a questo, foglietti su cui erano segnati nominativi e cifre.

Il quantitativo di sostanza stupefacente sequestrato, tolti gli arbusti e i ramoscelli, è di circa circa 18 chili, che avrebbe fruttato circa 180 mila euro.

I due arrestati sono stati portati al carcere romano di Rebibbia, mentre gli altri denunciati sono stati rilasciati nella tarda serata di mercoledì, a piede libero ma a disposizione della Autorità giudiziaria. Il caso è a capo del Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Tivoli, Lelia Di Domenico.

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