E’ infatti, oltre che una già affermata cantante, anche una richiestissima modella – soprattutto nel campo dell’intimo e della ritrattistica – che proprio per questo è finita sulla famosa rivista “Playboy”, che le ha riservato un’intervista e pare essere ancora molto interessata a lei. Un po’ timida all’apparenza, emotiva e sensibile, si definisce una “fan del sorriso” che sa trasformarsi davanti l’obiettivo. Tra le sue passioni, oltre la musica e le fotografie, c’erano i motori. Ma da quando a causa di un incidente ha perso uno dei suoi migliori amici, non è più salita su una due-ruote. Tra i suoi progetti musicali c’è anche una carriera da solista. Sta infatti scrivendo alcuni brani, dalle sonorità molto dark, che saranno prodotti dalla scuola in cui studia. Sogna di affermarsi come cantaQuando ha cominciato a posare?
Per una casualità. Ho fatto un book con una fotografa di Capena di cui mi piacevano gli scatti. Ho posato per lei la prima volta, dopodiché su facebook sono arrivate una serie di richieste da parte di fotografi. Ero minorenne al tempo e quindi ho potuto fare poco, ma già sapevo gestirmi molto bene.
A 18 anni avevo capito come girava l’ambiente della fotografia italiana. Ho iniziato a chiedere collaborazioni per arricchire il mio portfolio, pagando alcuni fotografi per avere buoni lavori. Poi hanno cominciato a ingaggiare me.
Quante volte realizza servizi fotografici?
In una settimana almeno tre quattro giorni. Ora è un lavoro. La mia fortuna è essere una modella alternativa, per via dei tatuaggi mi inseriscono tra le “suicide girl”, ma comunque non faccio foto di nudo.
La posa che ricorda in modo particolare?
Gli scatti che ho fatto a Firenze tre anni fa. Erano tra le prime foto che facevo, in bianco e nero. Erano scatti in intimo molto delicati, mi piacciono ancora parecchio. Poso di più per ritrattistica e intimo.
Ultimamente è anche finita su Playboy…
Sì un anno fa, nella sezione musica. Raccontavano la band e c’erano delle mie foto. Ci hanno fatto un’intervista cartacea e una online. A breve ne uscirà un’altra.
Qual è il segreto per posare in intimo davanti a sconosciuti?
Per fortuna ho sempre scelto bene i lavori che mi proponevano e non mi sono mai trovata in situazioni sgradevoli. Il mio segreto è essere naturale. Non mi trovo a disagio davanti all’obiettivo. Poi dopo sei anni d’esperienza…
L’aspetto più importante davanti la fotocamera?
Lo sguardo è fondamentale. Attraverso gli occhi si capisce che non sono una persona volgare. Dallo sguardo che fai nelle foto fa emergere molto ciò che hai dentro. Gli occhi e il sorriso ti identificano.
I genitori e il fidanzato cosa ne pensano di questo lavoro?
E’ mio padre quello parecchio geloso. Non è molto contento, anche se non faccio nulla di esagerato. Dopo l’uscita su Plaboy si era un po’ preoccupato. Ad ogni modo tutti guardano i miei lavori e alla fine li apprezzano.
Il messaggio più bello che ha ricevuto?
Molte ragazze all’estero, tra Spagna Sud America e Giappone si ispirano a me, mi contattano su Instagram, dove ho oltre 4 mila follower. Pubblicano le mie foto, le mettono come immagini del profilo. Mi scrivono anche che gli piace la mia musica e il mio lavoro e mandano complimenti di vario genere.
Parliamo dei suoi tatuaggi. “Let it be”, perché?
E’ una questione amorosa. Sono una ragazza che tende a non lasciarsi andare e quindi “Lascia che sia”. Inoltre i Beatles sono una delle mie band preferite. Tutti i miei tatuaggi sono una sorta di diario e cicatrici. Come il cappio con l’universo. E questo sulla gamba, che è l’osso con il gambo del fiore. Quindi vita e morte. Poi il “Play” sul braccio. E’ l’unico tattoo che vorrei cancellare. Era un periodo della vita in cui volevo tornare indietro per alcune cose che volevo rivivere, come vivere a Londra.
Dietro la schiena ne ha un altro…
Sono due ali con una “D” al centro. Era per il mio amico Davide, morto in moto il 4 marzo di cinque anni fa a via delle Molette. Ero molto legata a lui.
Sara “Moon” ha un sogno nel cassetto?
Girare il mondo, facendo live e concerti. Amo viaggiare. Se dovesse andare male vorrei insegnare canto. Entro pochi anni vorrei avere una famiglia e due bambini. Ho già pensato ai loro nomi: Riccardo, Penelope, Eufelia, Bianca.
Un messaggio ai fan che sognano di incontrarla?
Alcuni mi chiedono appuntamenti sui social. Ma non accetterò mai perché per me la casualità dell’incontro è fondamentale. Ad ogni modo sono molto simpatici. I maschietti sono un po’ strani se fai la fotomodella. Pensano che sei molto disponibile a qualsiasi cosa. Ma io lo sono solo a rispondere a tutti con molta gentilezza…
di Vittorio Moriconi