Tekneko spiega di aver ricevuto solo un acconto che risulta essere però lontano da quanto promesso dal Sindaco: entro il 14 ottobre il Comune avrebbe dovuto saldare la somma di 850.000,00 oltre iva mentre l’azienda ha ricevuto 454.545,36 euro.
Tenendo conto che la mensilità è composta da 729.046,41 euro per il canone mensile, 32mila euro per il trasporto e circa 100mila euro per avvio al recupero della frazione organica e si arriva quindi al totale degli 850mila.
“Con l’acconto di 454.545,36 ricevuto il 4 ottobre, il crdito della scrivente affidataria nei confronti del Comune di Guidonia Montecelio risulta pari a 4.734.832,36 oltre iva. Tale somma, a credito dello scrivente, non è più sostenibile dalla RTI affidataria” ha dichiarato l’azienda in una nota.
E ancora: “In seguito a comunicazione telefonica del dirigente Ing. Marco Simoncini che richiedeva di pazientare qualche altro giorno in attesa degli impegni assunti, è stato annullato il blocco del servizio previsto per il giorno 15 u.s.”.
L’azienda sottolinea inoltre che più volte ha richiesto un incontro con il Sindaco “Finalizzato alla risoluzione del problema: richiesta rimasta inevasa”.
La nota di Tekneko, oltre che al Comune di Guidonia, è stata inviata al Prefetto di Roma, “In quanto la problematica potrebbe avere ripercussione di carattere igienico sanitarie”.