Ricordiamo che su Tiburno, in edicola da martedì 6 febbraio, c’è un approfondimento dettagliato sul via libera dalla prescrizione nel 2019, ovvero momento in cui il reato sarà estinto e Manlio Cerroni potrà riprendersi l’impianto.
– 5 ANNI SCADENZA DEI TERMINI previsti per la violazione dell’articolo 44 Dpr 380/01: Nel 2019 scadono i termini di prescrizione relativa ai reati di natura urbanistica ipotizzati nei confronti di: Francesco Zadotti, ex amministratore di Colari Ambiente Guidonia srl, di Monica Cerroni figlia di Manlio e legale rappresentante della Sorain Cecchini Ambiente Spa e di Isabella Stolfi, amministratrice della Edil Moter srl. I tre sono accusati di aver violato l’articolo 44 del Dpr 380 del 2001, un reato contravvenzionale che si estingue in cinque anni.
Prendendo atto delle ultime informazioni che vanno a determinare una “vicinanza” della possibile riapertura, il Comitato per il Risanamento Ambientale ha organizzato a Guidonia una manifestazione popolare e ricorda:
“L’impianto TMB di Cerroni è inserito in un contesto particolarmente sensibile: accanto ad una maxidiscarica oggi chiusa e sottoposta a sequestro; insiste su un terreno inquinato sotto cui scorre una falda acquifera contaminata da metalli pesanti e prodotti organici particolarmente pericolosi; è al centro di un Parco regionale naturale archeologico e di una grande area posta sotto vincolo paesaggistico ministeriale”.
E ancora: “Contro queste scelte del Governo Gentiloni e della Giunta Zingaretti, i cittadini del territorio
hanno scelto di ricorrere al TAR del Lazio e di manifestare – senza tregua – per raggiungere
l’obiettivo di eliminare l’abusivo impianto all’Inviolata di Guidonia”.
Al momento, spiega il CRA: “Sono numerose le adesioni alla mobilitazione, dall’Amministrazione comunale guidoniana a parecchi consiglieri anche della vicina Fonte Nuova, da comitati territoriali del Lazio ad associazioni locali”.
INFO MANIFESTAZIONE POPOLARE:
Guidonia, 10 febbraio ore 15:00 in piazza Baracca (Di fronte alla stazione ferroviaria)
