Risparmio dal cambio discarica
La discarica utilizzata precedentemente, a Colfelice (provincia di Frosinone) costava 196 euro a tonnellata, contro gli attuali 132 che si versano all’impianto di Aprilia. Dallo scorso primo dicembre, si sta già assistendo ad un risparmio di circa il 34%, 1,9 milioni di euro in meno. Come annunciato precedentemente, questo corrisponde esattamente al 10% di riduzione della spesa, e che l’amministrazione ha deciso di trasformare in riduzione della Tari per i cittadini: “L’ultima tassazione era molto alta proprio per riuscire a sostenere il costo del precedente invaso che pesava 5,5 milioni di euro su un totale spesa di 13”, dice Proietti.
Ipotesi di tassa dilazionata in più rate
I grandi evasori
Poi, per il fatto che, come spiega Girardi, “da gennaio esiste una nuova tipologia di iscrizione alla posizione tariffaria che vada di pari passo con la residenza, cosa che fino allo scorso anno non c’era”. Nuova procedura che andrà a “tappare” qualche buco. Mentre sui comparti industriali e del grande commercio, come Trelleborg, Acque Albule, escavatori del travertino e grandi centri commerciali, “si stanno facendo delle opportune verifiche che attribuiscano la reale produzione di rifiuti – continua Girardi -, basta applicare il regolamento che il comune ha già prodotto in questo senso tempo fa, ma non .lo ha mai messo in pratica”.
Aumenta la differenziata e introiti da riciclo: 4% di risparmio
La raccolta differenziata oggi si attesta intorno al 20% (circa il doppio rispetto allo scorso anno). Un dato ancora basso, ma ottenuto grazie alla raccolta porta a porta nei quartieri periferici che godono della sperimentazione (80% di differenziata), ma anche grazie alla riduzione del numero di cassonetti su strada e del lavoro di separazione dei rifiuti che viene prodotta dalle Piazzole di conferimento presidiate (40-45% di differenziata). Materiale differenziato che viene poi viene venduto alle imprese e ai consorzi appartenenti alla filiera del riciclo: “In questo senso abbiamo guadagnato il doppio rispetto agli anni precedenti, ovvero, abbiamo una previsione per il 2015 di 400mila euro di utile”, spiega Girardi. Al lordo però delle spese di separazione e consegna dei materiali alle piattaforme di raccolta, nelle mani di un’impresa terza, stimate in circa 100 euro a tonnellata.
Estensione del porta a porta
L’amministratore unico di Asa fa sapere anche che, entro giugno, il porta a porta si estenderà anche ai quartieri di Favale, Colle Nocello e una parte di Bagni. Per imporla a tutta a città bisognerà però attendere i tempi necessari all’acquisizione dei fondi provinciali, quei 2 milioni di euro stanziati a seguito del progetto approvato nel 2010. E se tutto va bene, si attiverà entro la fine del 2015.
Veronica Altimari