F.A. ha obbligato la moglie a “pagargli” ogni mese una quota dai 500 ai 1000 euro mensili con la minaccia che altrimenti avrebbe gambizzato il suocero (padre di lei). Quando la donna ha provato a ribellarsi, lui ha spedito fuori di casa lei insieme ai tre figli ma la separazione non ha interrotto i “pagamenti” mensili.
F.A., 60 anni, nel corso degli anni ha estorto a sua moglie 140 mila euro e ha utilizzato i figli per fare ulteriore pressione, oltre alla minaccia continua di violenza verso il suocero. Le vittime si sono fatte forza e hanno raccontato tutto al commissariato di Polizia di Fidene, diretto da Francesco Bova, e proprio mentre raccontava l’accaduto la moglie ha ricevuto una chiamata con richiesta di ulteriore pagamento.
F.A. ha dato appuntamento alla moglie per avere una nuova quota e ha scelto un bar del quartiere, stavolta però ad attenderlo ha trovato anche agenti in borghese e alla consegna del denaro sono scattate le manette.
Dopo l’arresto, è scattata la perquisizione domiciliare a Mentana, a casa dell’uomo, dove sono state rinvenute più di 500 cartucce per pistola, 10 per fucile, 3 passamontagna, una pistola a “salve” (replica di quelle in uso alla Polizia) e due placche identificative. Adesso il marito violento è agli arresti per detenzione illegale di munizioni e per il reato di estorsione e si trova a Regina Coeli.