Calcio, Taddei e Ricci suonano la “nona”e il Nomentum se ne va in fuga solitaria

Dopo sole tredici giornate il Nomentum ha già di fatto seppellito il campionato scavando sette punti di vantaggio sulla seconda e ben undici sulla terza. Se questa squadra continuerà a vincere in questo modo a marzo si potranno già stappare le bottiglie di spumante con il passaggio in Prima Categoria battendo ogni record in materia. Sul campo del Nuovo Salario la squadra di Marco Proietti ha piazzato un uno-due vincente grazie alle firme di Taddei, nono gol per lui, e di Ricci, seconda realizzazione personale. Nell’attacco mitraglia ideato dal presidente Ruggeri e messo in atto dal mister Proietti una consistente quota la fornisce Valerio Taddei, trentenne grande talento del calcio che avrebbe potuto essere in gioventù meglio indirizzato. Le sue falcate sulla fascia sono micidiali, cambia direzione in un fazzoletto di terreno e oltre a trovare la porta con facilità si procura anche molti rigori perché i suoi dribbling sono tanto spettacolari quanto imprevedibili. Le sue caratteristiche di gioco potrebbero collocarlo come trequartista in un 4-3-1-2 oppure come esterno puro nel 4-3-3. Proietti ha scelto questa seconda opzione: “ Per me non ha importanza dove giocare, l’importante è essere utile alla squadra”. Taddei va in gol da quattro domeniche consecutive dimostrando una condizione fisica perfetta, gli avversari quando lo studiano cercano di fermarlo con le cattive ma non lo prendono mai perché oltre che dotato di grande tecnica è anche agile: “Ho iniziato a giocare nel Mentana e poi sono passato al Tor di Quinto dove sono rimasto per tre stagioni – spiega Valerio Taddei – quando poi stavo per fare il salto in serie D con l’Ostia Mare è successo un episodio che mi ha tolto ogni entusiasmo. E’ stato che in quel preciso momento ho perso un amico fraterno, Stefano. Un compagno di infanzia, eravamo cresciuti insieme. La sua scomparsa è stato un capitolo tragico per tutti noi che eravamo i suoi amici. Per questo smisi di giocare al calcio”. Poi il tempo, la pressione dei suoi amici, la grande passione che ha sempre avuto per il calcio lo hanno convinto a ricominciare: “Ho ricominciato a giocare con il Passo Corese, quindi passai al Montecelio dove ho passato un anno bellissimo grazie al mister Rocco Tamburro. Intanto stava nascendo un grande Palombara, lì ci stava giocando mio cugino, Massimiliano Damiani, ed è così che ci sono andato a giocare”. Poi è arrivata la chiamata del Nomentum, due stagioni in amaranto blu con quella attuale che sembra davvero essere la stagione perfetta: “La squadra è forte – spiega Taddei – ma soprattutto siamo un grande gruppo. Usciamo insieme a cena, siamo tutti in sintonia e la squadra non è formata da undici giocatori ma da venti. E’ questo il nostro segreto”. Mister Proietti a lui non ci rinuncia, saltare l’uomo nel calcio è fondamentale per creare superiorità numerica e di conseguenza occasioni da gol: “Ho saltato la prima di campionato, non avevo svolto la preparazione perché con mia moglie e con i bambini siamo stati in ferie. Poi mi sono messo sotto e ho recuperato e dalla partita con il Prima Porta non sono più uscito”. Domenica il Nomentum gioca contro lo Sporting Guidonia, si gioca alle ore 14.30 perché alle ore 11 gioca il Real: “Entreremo in campo per vincere, come abbiamo sempre fatto dal 2 ottobre in poi”. Intanto in frigo lo spumante è pronto, il Nomentum è con un piede e mezzo in Prima Categoria. Per l’altro mezzo è solo questione di tempo. 

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di Sergio Toraldo

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