Giocherà con il Serpentara, formazione di grandi ambizioni, ma per tutto lo scorso mese ha giocato in Spagna, vivendo calcisticamente una grande esperienza. Ha abitato vicino Barcellona, si è allenato con due squadre iberiche, con il Gironda e con il Manresa. Ha toccato da vicino un calcio profondamente diverso dal nostro e ha anche compreso dopo questa esperienza perché la Spagna è una delle nazioni leader del calcio. “E’ stata una meravigliosa esperienza potersi confrontare con ragazzi di una scuola calcistica diversa – spiega Danilo Ranieri – in Spagna il calcio è profondamente diverso dal nostro. In questi trenta giorni io non ho mai corso, mai fatte delle ripetute. In Spagna l’allenamento è solo pallone. Partite, scambi, palleggi, fraseggi sempre e solo con la palla. Ecco perché hanno un tasso tecnico eccezionale e la loro Nazionale è campione”. Alla vigilia di Spagna – Italia per l’Europeo questi trenta giorni spagnoli a Danilo Ranieri rappresentano per lui un “arrivederci”: “Sono stato accolto bene da tutti, dal mister, bravissimo, a tutti i compagni. Mi hanno fatto sentire uno di loro. Chissà che un giorno io non possa tornare a giocare in Spagna, paese che io adoro”. In attesa di questo momento Danilo Ranieri ha risposto presente alla chiamata di mister Mario Apuzzo: “La Serpentara ha un buon progetto, voglio fare bene in questo campionato perché il calcio è bello solo per chi lo pratica seriamente”.
di Sergio Toraldo