Accanto a lui il sindaco Mauro Alessandri che impugna a due mani il nastro da tagliare davanti gli scatti delle macchine fotografiche per la cerimonia di questa mattina all’ospedale Santissimo Gonfalone. Tra i presenti il consigliere regionale Pd Marco Vincenzi e il deputato Andrea Ferro.
I lavori, un totale di tre milioni di euro di finanziamenti, hanno permesso la ristruttuerazione del pronto soccorso, la creazione di nuovi 16 posti letto per il reparto di Psichiatria e di realizzare il nuovo reparto di Radiologia la cui apertura è prevista a breve. Tutti gli interventi, iniziati a fine luglio, termineranno entro la fine del mese di novembre,
“Vanno avanti senza sosta i lavori nei pronto soccorso che stiamo ristrutturando in vista del Giubileo – il commento di Zingaretti -, per accogliere al meglio pellegrini e turisti e garantire un’assistenza adeguata a tutte e a tutti. Oggi abbiamo inaugurato il pronto soccorso dell’ospedale di Monterotondo, questa struttura rappresenta un vero e proprio punto di riferimento importante per l’area a Nord della Capitale e in particolare proprio per il Pronto Soccorso e per la gestione delle emergenze perché l’ospedale si trova accanto al Grande Raccordo Anulare”.
Vincenzi: “Arriviamo pronti con l’inizio del Giubileo”
“La chiusura dei cantieri prima del previsto – il commento di Vincenzi – è un’ulteriore prova di serietà istituzionale della Regione Lazio. Arriviamo pronti con l’inizio dell’Anno santo, non ci facciamo cogliere impreparati, non siamo costretti a rincorrere, al contrario anticipiamo i tempi, mettendo a disposizione del territorio e dei fedeli altri 10 posti in più in medicina, 10 in chirurgia, 10 in day surgery, 10 in lungodegenza, oltre ai 16 posti del servizio psichiatrico di diagnosi e cura. E’ molto importante anche – conclude – l’impegno preso dal presidente Zingaretti di aumentare entro Natale i posti letto di lungodegenza all’ospedale di Subiaco, insieme all’elisoccorso. Si tratta di risultati tutt’altro che scontati, visto che fino a tre anni fa le parole d’ordine nella sanità del Lazio erano taglio di prestazioni, di posti letto e chiusura di ospedali”.
