Il suo obiettivo dichiarato era quello di costringere tutti i consiglieri, soprattutto di maggioranza, ad una riflessione sul da farsi per uscire dall’immobilismo in cui versa l’amministrazione comunale. Scartata l’ipotesi delle sue dimissioni (LEGGI) il sindaco ha optato per l’azzeramento della giunta revocando le deleghe a tutti i suoi assessori e aprendo le porte ad un eventuale sostegno da parte dell’opposizione che finora è sempre stata molto dura con il primo cittadino chiedendogli a più riprese di dimettersi dall’incarico e consegnare la parola ai cittadini.
Consiglio a vuoto. I tre obiettivi del sindaco
Con l’assenza dell’ormai ex vicesindaco Mario Cecchetti e l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di opposizione è venuto a mancare il numero legale per poter iniziare la seduta del Consiglio.
Nicotera – che ha ribadito l’intenzione di voler concludere il mandato – ha voluto lasciare una comunicazione alla cittadinanza fissando una serie di obiettivi da risolvere entro la fine dell’anno, tra cui la risoluzione dei contenziosi con la Cim, l’elaborazione di un nuovo Piano regolatore e un intervento deciso nei confronti del centro sportivo.
Ipotesi sfiducia
Praticamente scontato il “no grazie” da parte dell’opposizione alla richiesta di aiuto da parte del sindaco di Marcellina. Scontata anche la rottura definitiva con l’ormai ex pupillo Cecchetti. Resta da vedere come reagiranno gli altri componenti della maggioranza ma già dalla mattinata erano partite telefonate alla ricerca dei numeri necessari per sfiduciare il sindaco e mandarlo a casa.
Lundini: “Inadeguato a rappresentare Marcellina”
A margine della convocazione del Consiglio comunale la dura presa di posizione da parte di Alessandro Lundini: “E’ in atto una sorta di regolamento di conti interno che nulla ha a che vedere con l’interesse generale di Marcellina – ha commentato il consigliere di minoranza -. Su questo aspetto pretenderemo la verità da parte del primo cittadino e dei suoi assessori, è da aprile che la maggioranza fa fatica anche solo a raggiungere il numero legale in consiglio e questo immobilismo si ripercuote sul paese.
Infatti Marcellina è abbandonata a se stessa e i cittadini proprio in questi giorni stanno scoprendo gli effetti reali della stangata voluta dalla Giunta sulla Tari, con aumenti medi oltre il 25%. Inoltre negli ultimi due mesi il Sindaco ha dato degli evasori a un terzo del paese, ha paventato l’esistenza di un clima mafioso e definito la nostra una ‘Comunità difficile’. Parole inaccettabili che fanno capire come il problema non sia solo il pressapochismo amministrativo e la povertà di idee di questa Giunta, ma anche la sua inadeguatezza nel rappresentare Marcellina. Nicotera ne prenda atto e si dimetta”.