Esposto al Prefetto di Roma
I lavoratori, riuniti sotto la Agri (associazione Guardie Riunite d’Italia), hanno quindi deciso di alzare la voce. Dopo mesi di inadempienze e di mancati stipendi, si sono rivolti alla prefettura di Roma siglando un esposto. “Nonostante l’impegno intrapreso, il giorno 07 ottobre 2014, con cui avrebbero corrisposto le retribuzioni mancanti in tranche nei mesi successivi – recita parte del’esposto -, a tutt’oggi non risulta niente. La mancata o parziale erogazione stipendiale ha prodotto notevoli disagi economici e familiari ai lavoratori interessati, anche la mancata corresponsione dei ‘buoni pasto’ dal mese di settembre, diversamente da quanto riportato sulle relative buste paga”. L’azione legale, oltre a richiedere gli arretrati degli stipendi, punta ad ottenere il risarcimento del danno per i mancati pagamenti di utenze, mutui, rate: “Ma anche per i danni derivanti da una situazione di disagio ed incertezza per il comportamento doloso dell’azienda”, concludono.
La protesta
dice Massimo Raffi, presidente dell’associazione -. In quella giornata so che sono state messe a punto delle squadre in fretta e furia senza garantire i giusti sistemi di sicurezza. Una cosa gravissima”.
Settore in crisi
La situazione della Sipro di Roma si aggiunge alla crisi di liquidità che investe la maggioranza degli istituti di vigilanza Italiani – continua Raffi –. Crediamo nell’inversione di tendenza e nello sviluppo della guardia giurata moderna, possibile attraverso l’investimento nelle nuove tecnologie a disposizione dei lavoratori e nella cultura criminologica per i futuri manager aziendali”. “Solo chi conosce le dinamiche del settore può comprendere le potenzialità e soddisfare le aspettative clientelari di qualità e di economicità”, conclude.
Veronica Altimari
