VIDEO Ponte di Nona – Uccisi a colpi di pistola, tra le piste spunta il movente passionale

Le vittime sono Fabrizio Ventre, il 39enne residente in zona, fratello del boss Cristian Ventre attualmente in carcere, e già coinvolto in una maxi operazione contro lo spaccio di droga e il racket delle case popolari nel quartiere della periferia est di Roma che nel febbraio 2015 portò a dieci arresti, mettendo la parola fine alla banda che gestiva la piazza da 15mila euro al giorno. Ventre con numerosi precedenti penali, subì già un agguiato con dei colpi di fucile sparati sulla porta di casa nel 2013. Era agli arresti domiciliari in attesa del porcesso in cui avrebbe dovuto rispondere anche dei reati di estorsione. La seconda vittiima è Mirko Scarozza, 26 anni, residente nel quartiere di Borghesiana.

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Le indagini

Sul caso stanno lavorando i carabinieri della Compagnia di Tivoli, diretti dal comandante Andrea Cinus, i militari della stazione di Settecamini che sono arrivati sul posto poco dopo la sparatoria, e i carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati alle prese con la ricostruzione di quanto accaduto. Si seguono tutte le piste dal movente passionale per la contesa della stessa donna a quella collegata allo spaccio di droga nella zona o un regolamento di conti. Gli inquirenti sono alla ricerca di testimonianze utili a ricostruire quanto accaduto nella notte ed eventuali registrazioni delle telecamere che potrebbero aver ripreso i movimenti nel quartiere. 

Secondo i primi accertamenti i due uomini sarebbero stati trovati in fin di vita all’altezza dell’incrocio tra via Follereu e via Von Suttner. Trasportati d’urgenza in ospedale sono deceduti per le ferite riportate. Ventre al Policlinico di Tor Vergata, Scarozza al Casilino.

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Entrambi erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. 

 

Sul luogo del delitto scene di disperazione di amici e parenti delle due vittime che preferiscono non commentare sull’accaduto, mentre una vicina pulisce le tracce di sangue ancora sull’asfalto e un mazzo di fiori viene riposto nel punto esatto in cui i due giovani hanno perso la vita, in via Follereu.

L’esecuzione richiama il clima di Suburra, il film uscito proprio di recente nelle sale cinematografiche sulla criminalità della Capitale.

 

Veronica Altimari

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