Rievocazioni ufficiali e lintimo vissuto delle persone a confronto. E’ questo il filo conduttore. Una rassegna unica nel suo genere che unisce produzione artistica, ricerca storica e testimonianza. Un esperimento innovativo e dalla grande portata simbolica che vedrà, il 5 febbraio, la consegna del premio intestato a Settimia Spizzichino dal titolo significativo Settimia Spizzichino: gli anni rubati da parte di Carla Di Veroli, storica delegata alla memoria del municipio XI di Roma, nella cornice della Sala del Carroccio in Campidoglio con una cerimonia ufficiale.
Nel corso delle due serate di rassegna, a susseguirsi saranno dodici corti teatrali inediti selezionati dalla giuria, frutto del lavoro di artisti provenienti da ogni parte dItalia. In effetti si tratta di un esperimento piuttosto originale hanno commentato Sasa Russo, organizzatore della compagnia teatrale Iposcenio e Stefania Catallo, direttrice della compagnia Factotum e presidente del centro antiviolenza di Tor Bella Monaca in quanto ci siamo concentrati molto piu sulle voci dei singoli, sul vissuto delle persone comuni e sul dramma come percepito dalla popolazione e soltanto in seconda istanza abbiamo preso in considerazione le celebrazioni ufficiali. E ciò perchè davvero noi crediamo che sia giunto il momento di diffondere nei cuori delle persone il sentimento della tragedia della Shoah. Altrimenti il 27 gennaio rischia di diventare una sterile ricorrenza e cio davvero sarebbe un gravissimo errore da parte di chi, invece, ritiene fondamentale ricordare questa tragedia proprio per il suo enorme riflesso su intere popolazioni.
Per testimoniare questa volontà tanto sentita, durante le serate del 3 e 4 febbraio, lattrice Carla Piubelli interpreterà, fuori concorso, il corto teatrale Il mondo deve sapere, scritto e diretto da Sasà Russo, prodotto dalla Compagnia Teatrale Iposcenio e la scuola di ballo Dancemania e Fitness di Cagliari, sotto la direzione della maestra e coreografa Francesca Surcis, metterà in scena una performance di danza.
“Voci dalla Shoah”, la rassegna teatrale che rievoca l’intimo dei sopravvissuti
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