Il Direttivo dell’Associazione Polizia Locale Comandi del Lazio, ancora con tanta emozione, tutti i colleghi delle decine di comandi delle provincie del Lazio che sono intervenuti oggi a Cave per rivolgere l’ultimo saluto alla salma del 37enne Comandante di Sant’Angelo romano, prematuramente scomparso lunedì mattina, a causa di una improvvisa emorragia cerebrale che lo aveva colpito il pomeriggio precedente.
La salma, avvolta dal tricolore e con sopra i suoi guanti ed il suo cappello – consegnati al termine della cerimonia alla mamma ed alla moglie dal Comandante della Polizia Locale di Cave, Franco Moroni – è stata scortata sin dal Policlinico Umberto I di Roma da una staffetta di pattuglie in moto e in auto di diversi comandi.
Oltre un centinaio erano i colleghi ad attenderlo. Quelli con cui ha lavorato, ovvero i colleghi di Sant’Angelo romano, Colleferro, Cave, San Cesareo e Piglio, e tanti, tantissimi, di diversi comandi. Insieme a loro diversi Sindaci – primi tra i quali quelli di Sant’Angelo romano, Colleferro e Cave che lo hanno omaggiato in coda alla cerimonia religiosa.
L’emozione è stata tanta, fin all’arrivo presso il cimitero, con un percorso, attraverso le strade del centro della Città di Cave, con decine e decine di persone ai due lati della strada ad aspettare il passaggio del feretro, e a tributargli l’ultimo saluto.
La nostra associazione, così come hanno dimostrato le comunità dei comuni dove ha prestato servizio e i tanti cittadini intervenuti, si stinge attorno alla moglie ed ai familiari, che ora sono chiamati nel duro compito di far crescere i due piccoli di 4 e 2 anni senza la presenza fisica del padre, ma con la certezza di un ricordo di un servitore dello Stato che ha saputo, nella sua pur breve carriera, avere tanti elogi e riconoscimenti.