TIVOLI – Acqua potabile, vietato annaffiare e riempire le piscine

Con un’ordinanza firmata oggi il sindaco Giuseppe Proietti mette fine agli sprechi estivi per evitare disagi. Multe da 25 a 500 euro per chi sgarra

Per chi sgarra è prevista una sanzione da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500. E a stanare i “furbetti” sarà la Polizia locale e le forze dell’ordine con controlli a campione.
E’ in sintesi il contenuto dell’ordinanza numero 203 firmata oggi, lunedì 4 maggio, dal sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti che vieta l’utilizzo dell’acqua proveniente dalla rete di distribuzione comunale a scopo diverso da quello potabile.
Il provvedimento fa seguito alla nota trasmessa il 21 aprile scorso da Acea Ato 2 per limitare il più possibile fenomeni di mancanza di acqua dovuti alla scarsa disponibilità ed evitare disagi ai cittadini durante la stagione estiva.
Nella stessa nota Acea annunicava l’installazione, dove necessario, di limitatori di portata tarati in relazione alla disponibilità idrica esistente, in particolare nelle zone rurali ad alta probabilità di utilizzo irriguo.
E’ vietato dunque irrigare orti e giardini privati, riempire ogni tipo di piscina, anche esterna, mobile o da giardino, come è proibito l’uso dell’acqua potabile per qualunque uso ludico o che non sia legato a scopi potabili o igienico-sanitari.
Viceversa i prelievi di acqua dalla rete sono consentiti esclusivamente per normali usi domestici, per tutte le attività regolarmente autorizzate che necessitano dell’uso di acqua potabile e per tutte le operazioni di annaffiamento dei giardini e parchi pubblici, del cimitero e dei servizi pubblici di igiene urbana.

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