GUIDONIA – Violenza sessuale in chiesa, niente processo: è invalido

Potrà uscire di casa solo se accompagnato dai familiari, dovrà inoltre frequentare un Centro specializzato per disabili ed essere sottoposto a controllo bisettimanale da parte del Dipartimento di Salute Mentale.

E’ la misura di sicurezza emessa dal Tribunale di Tivoli a carico del 35enne disabile psichico di Villanova di Guidonia che il 26 settembre 2019 tentò di violentare una 57enne italiana nella parrocchia San Giuseppe Artigiano in via Mazzini.

Il giudice per l’udienza preliminare Chiara Miraglia ha emesso il provvedimento a seguito della sentenza di non luogo a procedere, essendo documentata la sua incapacità di intendere e di volere e di essere sottoposto ad un processo.

Il 35enne fu arrestato dalla Polizia il 26 settembre dell’anno scorso, giorno del suo 34esimo compleanno, e recluso a Rebibbia per tre giorni prima di essere ristretto agli arresti domiciliari.

Secondo la ricostruzione degli agenti del Commissariato di Tivoli, il fatto avvenne intorno alle 10 di mattina in parrocchia.

Pare che la donna, una 57enne del quartiere, stesse pregando seduta su uno dei banchi della navata, quando l’uomo le si sedette a fianco, confidandole che era il giorno del suo compleanno.

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A un certo punto la casalinga si sarebbe alzata dirigendosi verso l’altare, il 35enne l’avrebbe seguita e approfittando del fatto che la chiesa era vuota, la aggredì alle spalle.

Sbattuta sul pavimento, il disabile le avrebbe sollevato la maglia e abbassato i pantaloni colpendola anche con schiaffi e pugni, mentre la donna provò a difendersi graffiandolo al collo. Le urla attirarono l’attenzione di una corista che era in Sagrestia intervenuta prontamente in aiuto della 57enne allertando il 113.

A quel punto il ragazzo disabile mollò la presa allontanandosi, ma una volante giunta sul posto lo bloccò.

Un’ambulanza del 118 trasportò la vittima al pronto soccorso dell’spedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli, dove gli agenti accompagnarono anche l’uomo.

Alla vittima i sanitari riscontrarono contusioni varie al collo, al torace e alle cosce giudicate guaribili in dieci giorni. I medici inoltre accertarono sul collo del disabile alcuni graffi giudicati guaribili in due giorni.

IL PRECEDENTE – NEL 2015 AGGREDI’ UNA 60ENNE ROMENA

Il 35enne era incappato in un episodio identico il 24 aprile 2015 quando fu arrestato dai carabinieri sempre per violenza sessuale ai danni di una 60enne.

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Secondo la ricostruzione dei militari, verso le sette di sera aggredì un’operaia romena, sposata e madre di un figlio, che rincasava dopo la giornata di lavoro a Tivoli come donna delle pulizie. Ai carabinieri la donna riferì che entrata nell’androne del condominio fu spintonata alle spalle, rovinando sul pavimento. A quel punto il ragazzo sarebbe riuscito a sfilarle i jeans e perfino a strapparle le mutande per poi tentare la penetrazione.

Le urla furono avvertite prima da una trentenne residente nel vicolo che avrebbe visto la scena mentre passava a piedi davanti al portone aperto per recarsi da un’amica abitante nella palazzina adiacente a quella del tentato stupro. Quindi da una dirimpettaia che allertò il 112. Dopodiché altri residenti scesero in strada, tra cui un trentenne romeno che bloccò il ragazzo disabile. In quel caso il giovane finì domiciliari presso il reparto di Psichiatria dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli in attesa del processo.

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