“L’ambulanza l’ha prelevata alle 10 e da allora è nella tenda davanti al pronto soccorso dove ha atteso 7 ore per conoscere l’esito del tampone e le sue condizioni di salute”. E’ l’appello di Aldo Minati, 71 anni di Guidonia, che ha telefonato alla redazione di Tiburno.Tv per rendere noto il caso della mamma Maria Ferri, 98 candeline spente lo scorso ottobre. Da stamane l’anziana è al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli a causa di un versamento pleurico del quale è affetta da tempo.
“Finora l’abbiamo tenuta a casa con noi – spiega l’ex insegnante – ma stamattina abbiamo ritenuto necessario chiamare un’ambulanza. Secondo il medico mamma aveva bisogno di essere ricoverata, all’inizio eravamo restii ma poi abbiamo accettato che fosse portata a Tivoli”. Aldo Minati racconta che a dar manforte alla mamma Maria ci sono due nipoti rimasti davanti alla tenda della Croce Rossa Italiana allestita davanti all’ingresso del pronto soccorso per il triage dei casi sospetti o accertati Covid-19. “Alle 17,30 – prosegue Minati – le è stato comunicato l’esito del tampone rapido, per fortuna negativo. Tuttavia non è sufficiente per ricoverarla e curarle il versamento pleurico: mi dicono che dovrà essere sottoposta a Tac. Per tutta la giornata mamma è rimasta senza mangiare, salvo un tramezzino e una bottiglia d’acqua portati dai nipoti, senza possibilità di andare in bagno, senza pannolone e senza assistenza. È normale tutto questo?”.