Le innovazioni non sono molto gettonate dalle imprese, soprattutto quelle sotto i 10 addetti: lo dice l’Istat
In questo 2020, solo l’82% delle aziende con almeno 10 addetti non adotta più di 6 tecnologie tra le 12 considerate essenziali dall’indicatore europeo di digitalizzazione (ma nel Mezzogiorno la quota sale a 87,1%): ecco la fotografia dell’Istat. Poco usate dalle Pmi le applicazioni digitali più evolute: circa l’8% dichiara di avvalersi di almeno due dispositivi smart o sistemi interconnessi, di robotica e analisi di big data e solo il 4,5% utilizza stampanti 3d nei processi di produzione.
Ma la maggior parte degli imprenditori si sta avvicinando a grandi passi alla tecnologia in questi mesi caratterizzati dalla pandemia. Ad esempio, rileva l’Istituto Nazionale di Statistica, c’è stata un’impennata dell’utilizzo dei servizi cloud.
Il 97,5% di imprese (ma con almeno 10 collaboratori) utilizza connessioni in banda larga fissa o mobile. Rimane stabile la quota che fornisce ai propri addetti dispositivi portatili (come computer portatili, smartphone, tablet, ipad) che permettono una connessione mobile a Internet per scopi aziendali/lavorativi (62,6%; era 62,4% nel 2019).
Aumenta la percentuale di addetti che utilizzano un computer connesso a Internet per svolgere il proprio lavoro (53,2%; era 49,9% nel 2019). A livello settoriale, le differenze maggiori tra il 2019 e il 2020 sono state registrate tra le imprese del commercio al dettaglio (dal 48,8% al 58,0%), dell’industria dei prodotti in legno e carta, stampa (dal 39,1% al 45,5%) seguite da quelle dei settori della ristorazione (dal 21,6% al 26,7%), della metallurgia (dal 38,0% al 43,2%).
L’indagine, effettuata tra giugno e agosto scorsi, sottolinea inoltre il deciso aumento di imprese con sito web che rendono disponibili informazioni sui prodotti e servizi offerti (dal 34% del 2019 al 55% del 2020).