Calcio a 5, scatta il nuovo protocollo sanitario

Da questo sabato scatta la variazione al Protocollo della LND, la Divisione C5 con comunicato ufficiale ha finalmente sancito l’ufficialità per cui tutte le società dei campionati nazionali dovranno osservarlo obbligatoriamente. Una battaglia condotta anche dal Città di Capena fin da inizio stagione visto che la stessa società biancorossa aveva seguito pedissequamente ogni variazione del protocollo sanitario e proprio per questo subendo il rinvio di diverse gare ricevendone un danno sportivo sul campo, ma pur sempre una grande garanzia sulla salute dei propri tesserati. Mister Chiesa anfitrione di questa battaglia aveva più volte dichiarato la necessità di un nuovo protocollo più stringente. Adesso tutte le società saranno tenute a effettuare i controlli senza girarsi dall’altra parte o cercando pericolosi ragiri. Come dire “stop ai furbetti”, sperando che anche questa volta non si sia trovata l’inganno prima ancora di avere la regola.
Questi i punti principali: le società dovranno eseguire i test entro le 72/48 ore antecedenti la gara. Le gare saranno regolarmente disputate salvo che il numero dei positivi al test sia superiore a 3 (tre). Le richieste di rinvio dovranno essere inviate sempre a mezzo PEC all’indirizzo calcio5.gare@pec.divisionecalcioa5.it entro e non oltre le 24 ore precedenti la gara. Prima di ogni gara le squadre dovranno consegnare all’avversaria l’attestazione redatta secondo modulo allegato al C.U. del rispetto del Gruppo Squadra delle prescrizioni sanitarie relative agli accertamenti Covid-19. In caso di gare infrasettimanali le società dovranno effettuare i test al Gruppo Squadra prima della gara programmata nel fine settimana. Alle gare potranno partecipare esclusivamente i calciatori inseriti nel Gruppo Squadra. Per le società che non abbiano aderito alla convenzione LND-Federlab la raccolta del tampone rinofaringeo deve essere comunque effettuata da personale medico o paramedico adeguatamente formato. L’analisi e la refertazione dei Test Antigenici quantitativi come definiti dall’Aggiornamento al Protocollo FIGC del 2 dicembre 2020, devono essere effettuate da una Struttura Sanitaria pubblica o privata con regolare autorizzazione regionale.
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