Sin dal primo decennio del Duemila, molti imprenditori e manager di grandi aziende si sono dimostrati contrari riguardo il business online:
un tipo di considerazione che oggi reputeremo essere poco funzionale, visto che la prima cosa che si fa, nel momento in cui si viene a contatto con un’attività, è cercarla proprio su Internet.
Durante il periodo del lockdown abbiamo potuto assistere ad una vera e propria “rivoluzione tecnologica” che ha permesso a molti lavoratori di poter continuare a svolgere determinate mansioni online e avere ancora un’entrata: lo smartworking. Ci sono stati casi in cui questo
compromesso da remoto non è stato attuabile, costringendo molti cittadini a restare a casa e a rinunciare al proprio
stipendio.
Una via di mezzo fra i due scenari è quella del caso di Francesca Alessandrini che per 10 anni è stata l’assistente alla poltrona di uno studio dentistico a Mentana e, come molti lavoratori, si è ritrovata improvvisamente a non poter svolgere il suo mestiere a causa della pandemia. Grazie al suo entusiasmo e al suo spirito combattivo e tenace, si è avvicinata al mondo del business online, lavorando per Ariix, un’azienda americana che – tramite la vendita di specifici prodotti per la cura del corpo, dei capelli e del proprio organismo – si occupa di salute, benessere e bellezza a 360 gradi.
L’obiettivo di Francesca, in comune con coloro che si rivolgono a lei e che lavorano con lei, è quello di aiutare a prendersi cura di se stessi, essere felici e soddisfatti della propria vita e, di conseguenza, credere e puntare alla realizzazione di obiettivi e risultati.
Ma in che cosa consiste questo genere di “lavoro 2.0” che, pian piano, sta facendo passi da gigante?