Quando il Fuhrer “uccide” la Volpe del deserto  

Il 14 ottobre 1944 è la data del suicidio di Erwin Rommel

Con la metà dei carri armati del generale inglese Bernard Montgomery riesce a rendere la vita molto difficile al rivale, che dispone anche di una serie infinta di carburante. L’impresa porta la firma del Feldmaresciallo tedesco Erwin Rommel, terzo di cinque figli nati da una famiglia benestante a cinquanta chilometri da Ulma. Rispettato dai suoi soldati e temuto dai nemici l’uomo che da ragazzo sognava di diventare ingegnere per ritrovarsi in trincea durante la Grande Guerra, dimostra di avere capacità tattiche sorprendenti. Lo stesso Adolf Hitler, poco incline a riconoscere i meriti dei suoi generali, non può sorvolare sulle qualità di Rommel ed è “costretto” a nominarlo Comandante delle truppe tedesche in Africa. L’ex tenente è uno dei primi a rendersi conto che la guerra volge per il suo paese verso la sconfitta e non nasconde questa sua considerazione. Sospettato di aver complottato contro Adolf Hitler in relazione all’attentato del 20 luglio, il feldmaresciallo tedesco Erwin Rommel viene costretto al suicidio (cianuro) dalla Gestapo che salva la famiglia del militare in cambio della sua vita. La salma riceverà tutti gli onori riservati da un grande eroe di guerra.

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FGI

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