GUIDONIA – Beccati dalla Polizia, topi d’appartamento condannati e liberati

Sabato notte arrestati 4 georgiani senza fissa dimora, oggi il Tribunale li ha rimessi fuori

Beccati, processati, condannati e liberati.

E’ il caso di quattro cittadini georgiani arrestati dalla Polizia per tentato furto nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre a Colleverde, quartiere di Guidonia Montecelio.

Oggi il Tribunale di Tivoli ha processato i quattro ladri caucasici, rimettendoli subito in libertà.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, verso le 2 del mattino di ieri, domenica 30 ottobre, i 4 uomini hanno preso di mira un condominio di via Monte Bianco, la strada centrale di Colleverde di Guidonia.

Penetrata all’interno del palazzo, la banda è salita a piedi lungo le scale alla ricerca di una porta con una serratura da manomettere facilmente utilizzando i vari spadini e chiavistelli a disposizione.

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A rovinare il piano dei balordi è stata una telecamera con sensore di movimento installata sul pianerottolo da un condomino: quando l’occhio elettronico ha inquadrato il passaggio notturno dei malviventi, sul cellulare del proprietario è immediatamente pervenuto un messaggio di allerta.

L’uomo deve aver stentato a credere ai propri occhi vedendo i quattro malviventi sul pianerottolo adocchiare la serratura della porta del vicino di casa, per questo ha subito allertato il Numero Unico di Emergenza 112.

In via Monte Bianco sono intervenute due volanti della Polizia dal Commissariato di Tivoli e dal più vicino Commissariato di San Basilio.

All’arrivo degli agenti i 4 ladri sono stati bloccati, accompagnati in Commissariato e identificati. Si tratta di 4 cittadini georgiani di 28, 31, 38 e 45 anni, due dei quali senza fissa dimora, l’ultimo dei quali già noto alle forze dell’ordine per reati specifici.

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Stamane in Tribunale a Tivoli gli arrestati hanno scelto il processo col rito premiale del patteggiamento.

Così i tre georgiani incensurati sono stati condannati ad un anno e un mese col beneficio della pena sospesa, mentre il connazionale pregiudicato se l’è cavata con un mese in più ma ha comunque ottenuto la remissione in libertà collaborando col giudice e ottenendo le attenuanti generiche.

Come prevede la Legge.

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