FONTE NUOVA – Comune salvo dal dissesto, la Regione Lazio acquista l’ex clinica Madonna delle Rose

La Camera vara il "Decreto Coesione": 15 milioni di euro all'Università "La Sapienza" per l'occupazione del complesso

La Regione Lazio acquisterà Madonna delle Rose, l’ex clinica di proprietà dell’Università “La Sapienza” di Roma utilizzata dal comune di Mentana per ospitare gli sfollati nel 1980.

Il sindaco di Fonte Nuova Piero Presutti annuncia l’approvazione del “Decreto Coesione”

Ad annunciarlo in un comunicato stampa diffuso oggi, giovedì 4 luglio, è il sindaco di Fonte Nuova Piero Presutti all’indomani dall’approvazione in via definitiva da parte della Camera dei deputati del decreto legge 60/2024, meglio noto come “Decreto Coesione”, che contiene all’articolo 15 bis la norma che consentirà a breve la sottoscrizione dell’accordo già deliberato alla fine del 2022 dai comuni di Fonte Nuova e Mentana, dal C.d.A. dell’Università “La Sapienza” e dalla Regione Lazio.

Secondo il sindaco Presutti, il “decreto coesione” porta alla risoluzione della annosa questione del possibile dissesto dei due comuni a causa del debito nei confronti dell’Università, ammontante  a quasi 15 milioni di euro ed ormai accertato dal 2017 con sentenza esecutiva della Corte di Cassazione, grazie anche al contributo fondamentale della Regione Lazio.

Il debito con “La Sapienza risale ad una vicenda risalente ad oltre 40 anni fa.

Il 3 novembre 1980 l’allora sindaco quale ufficiale di governo con un’ordinanza requisì l’ex clinica universitaria per destinare il compendio ad abitazione di sfollati e senzatetto, tuttavia – nonostante le reiterate richieste – non aveva poi provveduto al recupero della disponibilità dei locali e alla loro riconsegna.

Una tesi che il comune di Mentana ha provato più volte a smontare in sede di processo, evidenziando il fatto che il 5 febbraio 1981, non appena scaduta la requisizione, l’Università era stata formalmente riammessa nel possesso degli immobili e, quindi, il protrarsi dell’occupazione era dipeso dall’inattività dell’Ateneo.

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Fatto sta che i due Comuni sono stati condannati al risarcimento danni e successivamente hanno raggiunto un accordo transattivo con “La Sapienza” ratificato ieri dalla Camera col via libera all’acquisto del complesso da parte della Regione Lazio.

“E’ questo l’aspetto, ancor più importante per il nostro territorio – commenta nel comunicato di oggi il sindaco di Fonte Nuova Piero Presutti – Avremo, quindi, una proprietà pubblica di circa 110.000 metri quadrati localizzata in uno dei posti più pregevoli ed in posizione baricentrica tra i centri abitati di Tor Lupara e Santa Lucia. Si aprono quindi grandi prospettive di sviluppo in termini di servizi pubblici e questo dovrà essere l’obiettivo principale per il futuro per qualunque Amministrazione di Fonte Nuova”.

“Si è giunti a questo risultato – aggiunge il sindaco Presutti – grazie ad un paziente e continuo lavoro di raccordo tra le istituzioni coinvolte ed oltre, iniziato nel 2017 immediatamente dopo l’insediamento di questa Amministrazione, portato avanti nonostante la miopia di altri, ma per l’importanza strategica del progetto non si poteva non perseverare. In particolare è stato determinante l’aver cercato da subito, prima della seconda sentenza definitiva della Cassazione, una interlocuzione con il creditore, cioè l’Università,  proponendogli soluzioni alternative che implicassero anche la riqualificazione/rigenerazione urbanistica del loro compendio.

E’ doveroso, quindi, riconoscere a La Sapienza l’atteggiamento comprensivo e collaborativo mantenuto nonostante tutto, senza il quale la strada del dissesto senza avere nulla in cambio sarebbe stata ineluttabile”.

“Infine – conclude il sindaco Presutti – è doveroso da parte mia ringraziare, anche citandoli espressamente, i principali protagonisti di questo insperato risultato: in primis il nostro eccellente segretario comunale Francesco Rossi, lo studio legale Bianca, l’avv. Alessio Mauro, l’assessore Riccardo Guidarelli, per avermi costantemente supportato con la loro professionalità; il presidente della sezione regionale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, nonché nostro concittadino, prof. Ing. Paolo Colarossi; il presidente vicario della scorsa Giunta Regionale on.le Daniele Leodori ed il Direttore della Ragioneria regionale dott. Marco Marafini, artefici dell’intervento legislativo e dell’impegno economico della Regione Lazio che ha sbloccato la situazione; l’attuale Amministrazione Regionale ed in particolare l’ass.re al Bilancio on.le Giancarlo Righini che appena insediato, pur nella difficoltà di far quadrare un bilancio regionale “complicato”, non solo non ha avuto alcun dubbio nel confermare gli impegni assunti, ma è si è speso personalmente per noi presso il M.E.F. e la ragioneria generale dello Stato; il Segretario Generale della Corte dei Conti, Presidente Franco Massi, che si è immediatamente attivato per convocare un tavolo istituzionale ai massimi livelli dove è stata definita la soluzione giuridica della questione; il deputato del nostro collegio, nonché sindaco amico di Palombara Sabina, on.le Alessandro Palombi, la nostra infaticabile consigliera regionale on.le Micol Grasselli, che insieme al capogruppo di F.d.I. in consiglio comunale, Cristian Capriotti, hanno reso possibile l’inserimento dell’emendamento predisposto nel d.l. coesione.

Chi ben comincia è a metà dell’opera. Siamo solo all’inizio, ma è un ottimo inizio”.

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