PALESTRINA – Crack e cocaina nella ruota di scorta, arrestato pusher greco

Con 40 dosi il 19enne patteggia in Tribunale e torna libero

Quando è stato fermato al volante dell’auto, ha iniziato ad agitarsi. Un comportamento che ha insospettito i militari inducendoli a perquisirlo.

Così domenica sera 3 novembre i carabinieri della Compagnia di Palestrina hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Tar S., 19enne di origini greche, residente in Albania e senza fissa dimora in Italia.

Il giovane è stato trovato in possesso 40 dosi di droga, di cui 38 di crack e due di cocaina, per complessivi 16 grammi.

Secondo le informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, il fatto è accaduto verso le 19,30 di domenica scorso in piazza Amintore Fanfani a Palestrina, dove Tar S. è stato fermato da una pattuglia al volante di una Fiat 500 a noleggio.

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La reazione del giovane ha insospettito i militari che hanno deciso di perquisire il conducente e la vettura.

Nascosti all’interno del vano della ruota di scorta nel cofano posteriore sono stati rinvenuti e sequestrati due involucri con 34 dosi di crack per complessivi 13,60 grammi.

Altre 3 dosi erano occultate in un pacchetto di sigarette all’interno del vano portaoggetti dello sportello lato guida, due pezzi di cocaina per complessivi 0,80 grammi erano in un secondo pacchetto di sigarette sempre all’interno del vano portaoggetti dello sportello lato guida e una dose giaceva sul sedile del conducente.

Nelle tasche di Tar S. sono stati trovati e sequestrati 225 euro in contanti in banconote di vario taglio considerati provento dell’attività illecita, oltre a due telefoni cellulari.

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Lunedì 4 novembre l’arresto è stato convalidato dalla Giudice del Tribunale di Tivoli Rosamaria Mesiti davanti alla quale Tar S., difeso dall’avvocato Alessio Bonicoli di Guidonia, ha patteggiato una condanna a 10 mesi e 20 giorni e 2 mila euro di multa, beneficiando della pena sospesa e della non menzione.

In aula il 19enne di origini greche ha detto di essere arrivato da pochi giorni in Italia dall’Albania: ha ottenuto anche il dissequestro e la restituzione dei 225 euro e dei due telefoni cellulari ed è stato rimesso in libertà.

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