Se gli venivano negati i soldi, dava in escandescenze e se ne appropriava con la forza. E’ andata avanti così per 5 anni, ogni volta che rincasava in stato di alterazione psico-fisica, ma non solo.
Un dramma familiare per una coppia di genitori costretta a denunciare il giovanissimo figlio affetto da disturbi psichiatrici.
Il Tribunale di Tivoli ha dichiarato non imputabile un 24enne accusato di estorsione ai genitori.
Per questo ieri, martedì 18 febbraio, il Tribunale di Tivoli ha dichiarato non imputabile un ragazzo italiano di 24 anni accusato di maltrattamenti in famiglia, estorsione e tentata estorsione ai genitori.
Il Collegio presieduto da Rosamaria Mesiti – a latere le giudici Teresa Garcea e Camilla Amedoro – ha scagionato l’imputato e ha applicato la misura di sicurezza della libertà vigilata con prescrizioni di cura per la durata minima di un anno.
Secondo la ricostruzione dei magistrati, i fatti sono avvenuti tra il 2018 e giugno 2023, quando il Tribunale di Tivoli applicò nei confronti del ragazzo la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento con il braccialetto elettronico.
Drammatico il racconto reso dai genitori agli inquirenti sulle frequenti esplosioni di rabbia e violenza del loro ragazzo.
Il padre 65enne e la madre 62enne descrissero le aggressioni del ragazzo e le frasi pronunciate in preda all’ira davanti al rifiuto dei soldi richiesti.
“Vi ammazzo e mi prendo l’eredità”, “Ammazzo il cane”, “Brucio casa con la benzina”, alcune delle frasi inveite contro i genitori durante le aggressioni.
Ad agosto 2022 il giovane affrontò il padre armato di un coltello per costringerlo a dargli i soldi.
Le stesse crisi con richieste di denaro furono ripetute anche tra maggio e giugno 2023, quando costrinse la coppia a consegnare in un caso 50 euro e in un altro 100 euro.
La coppia ha raccontato che il 4 giugno 2023, davanti al rifiuto di consegnare 200 euro, il giovane distrusse a calci e pugni il cellulare della madre, fracassò il vetro di un finestrino dell’auto del padre e un vetro della porta finestra di casa per poi impossessarsi di denaro e altri oggetti di valore.
Il consulente tecnico d’ufficio nominato dal Tribunale di Tivoli ha accertato che il 24enne è affetto da un vizio totale di mente e da un disturbo bipolare dell’umore che lo rendono totalmente incapace di intendere e di volere, oltre che pericoloso socialmente.
Per questo ieri è stata la stessa Procura di Tivoli a richiedere la non imputabilità del 24enne e il Collegio ha disposto per il ragazzo l’obbligo di sottoporsi a terapia e ai controlli tossicologici per due volte a settimana presso il Serd.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.