Botte tutti i giorni e minacce di morte per futili motivi:: questa la triste realtà che da anni era costretta a sopportare una 52enne romena, rinchiusa tra le mura domestiche ed uscita allo scoperto solo quando il marito, suo connazionale, l’ha aggredita per l’ennesima volta ma con una violenza ancora più sconvolgente. Davanti al pericolo di vita, la donna ha deciso di denunciare, ai Carabinieri della Tenenza di Guidonia, anni di angherie da parte dell’uomo con cui ha avuto anche un figlio, ormai 30enne. Gli uomini dell’Arma, dopo averla accompagnata all’ospedale, hanno ricostruito la storia della vittima, fatta, negli ultimi cinque anni, di una escalation di violenze fisiche e psicologiche senza tregua. I militari della Tenenza di Guidonia sono così riusciti a dimostrare la pericolosità di quel marito che ormai aveva perso ogni pudore per le sue azioni. I Carabinieri, alla luce dei molti episodi di maltrattamento documentati, hanno ottenuto la misura della custodia cautelare in carcere dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, che ha concordato pienamente le risultanze investigative evidenziate dai militari.
Per l’orco, G.R., cittadino romeno di 53 anni si sono così aperte le porte del carcere di Rebibbia.