È finita con un impegno e un cambio di rotta la giornata di mercoledì 17, iniziata con oltre 40 operai Aimeri sotto il Comune per avere chiarimenti sull’annuncio di licenziamenti imminenti da parte della società capofila dell’Ati che si occupa della raccolta differenziata nella città dell’Aria. Ma anche e soprattutto per far sapere al sindaco Eligio Rubeis che gli stipendi di settembre, previsti il 15, non erano ancora arrivati.
“La differenziata non si tocca” aveva detto la scorsa settimana Rubeis, una volta appreso sia la volontà di Aimeri di lasciare a casa 20 operai, sia della difficoltà della Cooperativa Edera (nell’Ati al 30%) nel pagare l’ultimo stipendio per un credito verso la capofila di un milione e 800 mila euro. Il tono del sindaco, durante il tavolo di confronto, è stato duro e irremovibile. Da una parte lui, gli ex assessori Adriano Mazza ed Enrico Scattone e la dirigente Giovanna Recchia, dall’altra Sandro Proietti per la Fiadel, Antonio Parodi per l’Ugl e Franco Moro per la Rsa, oltre ai rappresentanti di Aimeri ed Edera.
“Questi sono i miei operai, voi non licenziate nessuno – avrebbe detto Rubeis secondo quanto riferito dai presenti – se le condizioni non si rispettano revoco l’appalto”.
L’accordo in questione, siglato da tutte le parti in causa, impegna l’Aimeri a conservare i posti di lavoro in primis e poi – entro il 30 ottobre – a versare nelle casse di Edera 400 mila euro per finire di pagare i salari di settembre.
Ovviamente questa cifrà è solo una prima parte del debito della capofila verso la cooperativa.
Il cambio di rotta è quello del sindaco riguardo al “modus operandi” nel pagamento del canone pattuito nel capitolato d’appalto: non sarà più Aimeri a redistribuire i soldi all’Ati, ma ogni componente (inclusa Cogei) dovrà presentare fatture separate relative alla propria quota, affinché gli uffici comunali possano corrispondere quanto dovuto individualmente.
“Siamo soddisfatti – spiega Luca Cancelli di Edera – ma cautamente ottimisti per l’impegno di Aimeri. Speriamo che rispetti le scadenze e l’impegno in toto, altrimenti perdiamo tutti l’appalto e andiamo a casa. Sarebbe un dannno grave per le società e per la differenziata a Guidonia”. Dopo l’accordo, Edera ha revocato lo sciopero previsto per venerdì 19.
Valerio Valeri