Una scelta che ad Ahmed Hussen poteva costare la vita a soli 26 anni e un figlio in arrivo. L’ultimo giorno dell’anno, infatti, in piazza della Repubblica a Villalba il giovane carpentiere egiziano è stato colpito con una coltellata allo stomaco che gli ha lambito il fegato. Una coltellata sferrata da parte di Luigi S., un 67enne pluripregiudicato di origini casertane residente nella frazione: per questo l’uomo è stato denunciato per tentato omicidio dagli agenti del commissariato di Tivoli, ma si è reso irreperibile pochi minuti dopo l’aggressione.
Ahmed Hussen, invece, per puro caso se l’è cavata con due punti di sutura e altrettante notti di ricovero nel reparto di Chirurgia dell’ospedale “San Giovanni Evangelista”, da dove è stato dimesso per sua volontà con una prognosi di venti giorni.
Secondo la ricostruzione degli investigatori diretti da Giancarlo Sant’Elia, il fatto si è consumato verso le quattro del pomeriggio di lunedì 31 dicembre. Il 26enne egiziano e la convivente italiana erano seduti a prendere un caffè ai tavoli del bar “Cavallino Rosso”, il locale all’angolo tra piazza della Repubblica e via Tiburtina.
Pare che a pochi metri, sul marciapiede che affaccia sull’ex statale, ci fosse un 40enne in compagnia di un anziano.
Fatto sta che in quel momento è sopraggiunto un undicenne egiziano “munito” di petardi per festeggiare l’arrivo del 2013, al quale Hussen avrebbe raccomandato di non accenderli tra i passanti. Un consiglio che il minorenne non ha tenuto in considerazione, se qualche minuto dopo ne ha fatto esplodere uno a poca distanza dai due uomini situati sul marciapiede di via Tiburtina.
Così si è accesa la “miccia”, tant’è che il 40enne e l’anziano si sono scagliati contro il bambino prima a parolacce, poi con una sedia.
A quel punto, Ahmed Hussen è intervenuto per calmare i due. Se non fosse che mentre affrontava faccia a faccia il più giovane dei due, l’uomo dai capelli bianchi ha estratto un coltello a serramanico e alle spalle lo ha accoltellato.
Un solo colpo, nella regione laterale destra dell’addome, che inizialmente l’egiziano non ha avvertito. Solo quando il sangue ha cominciato a sgorgare il ragazzo s’è reso conto dell’accaduto e ha perduto i sensi sotto gli occhi della compagna. Così il 26enne è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Tivoli e ricoverato in prognosi riservata, mentre i poliziotti hanno iniziato la caccia all’aggressoro.
All’arrivo delle volanti, infatti, in piazza della Repubblica dei due uomini non c’era più traccia: è bastata una perlustrazione della frazione per rintracciare il 40enne alla guida di un furgone.
L’uomo in commissariato ha negato di conoscere l’anziano insieme al quale stazionava sul marciapiede antistante il bar, ma le testimonianze raccolte dagli investigatori hanno permesso di risalire all’autore del tentato omicidio.
Si tratta del padre dello stesso 40enne: Luigi S., detto “Il Napoletano”, già noto agli archivi di polizia giudiziaria per il commercio clandestino di cd, dvd e cassette contraffatte, denunciato nel 1999, arrestato nel 2002 e “beccato” nel 2004 dagli agenti del commissariato di Tivoli: secondo gli inquirenti era il rivenditore ufficiale degli ambulanti abusivi dell’hinterland.
Marcello Santarelli