Capena – Furti nei negozi del centro. I ladri “passano” attraverso i muri

Capena nel mirino dei ladri gli ultimi giorni del 2012. Una settimana agitata soprattutto per i commercianti del centro storico, che ora chiedono anche l’interessamento dell’Amministrazione comunale dopo i danni subiti. 
Un’ottica, un negozio di scarpe e un bar, nei quali i ladri – forse lo stesso gruppo – si sono improvvisati anche “muratori” per penetrare negli esercizi commerciali attraverso un’intercapedine nel muro che partiva da un palazzo vicino e di cui anche i commercianti non sapevano niente. Danni e un po’ di sconforto, insomma, che fanno il paio con il conto dei soldi da sborsare per rimettere le cose dopo il raid nella notte tra il 28 e il 29 dicembre.

Danni e sconcerto in via Aldo Moro all’ottica “Due O” di Marina Montereali, intorno alle 4,30 del mattino del 29 dicembre scorso. Lo storico negozio specializzato in occhiali, lenti e orologi di precisione, posizionato da 30 anni nel cuore vecchio di Capena, è stato svaligiato degli orologi di valore contenuti  in un’apposita vetrina. Un furto da diverse migliaia di euro, che sarebbe andato peggio se qualcuno – probabilmente un’auto dei carabinieri che passata di lì poco dopo – non li avesse “disturbati”. I balordi se ne sono fregati di dover scassinare una saracinesca e sfondare a forza la porta d’entrata di mattina e sotto le finestre delle case del centro storico. Hanno lavorato praticamente senza che nessuno se ne accorgesse, finché non è scattato l’allarme. Spariti tutti gli orologi della vetrina, ma sarebbe potuta andare peggio perché i ladri hanno mollato il “colpo” e sono scappati, lasciandosi dietro pure qualche pezzo della refurtiva. La stessa notte, forse qualche ora prima, i balordi avevano già colpito. Un furto da professionisti e fatto da gente che sapeva molto bene come muoversi nello stabile che ospita il “Pino’s Bar” delle sorelle Scarafoni e il vicino negozio di scarpe.
Infatti, per arrivare al bar e alle slot machine ospitate nel locale per scassinarle con tutta tranquillità, i ladri sapevano di poter passare in un’intercapedine tra i muri che attraversava la frutteria, il negozio di scarpe e arrivava al bar. Per farlo hanno rotto il muro nell’atrio del palazzo vicino e segato le inferriate che danno nei locali. Nessuno si è accorto di niente. Una intercapedine che nemmeno i titolari degli esercizi commerciali sapevano esistere, tanto che l’hanno murata definitivamente dopo il furto. Chi ha colpito quindi sapeva muoversi bene nella struttura del palazzo. Stessa cosa per i sistemi di sicurezza. Ad accorgersi del furto la mattina solo dopo aver aperto è stata Agnese, che insieme a Giulia da 10 anni gestisce lo storico bar della provinciale. I ladri hanno camminato carponi nel bar per non far scattare l’allarme dopo essere usciti dall’intercapedine del muro. Dopo essere entrati nel locale delle slot hanno girato le telecamere e hanno lavorato sulle slot. Un grosso danno da migliaia di euro anche qui. “Fortunatamente non hanno preso le sigarette perché altrimenti sarebbe scattato l’allarme”, si consola in qualche modo Agnese, che di soldi per i danni fatti dai ladri nel locale ne hanno già dovuti tirare fuori troppi.

Emanuele Cascapera

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