Nelle periferie di Tivoli l’emergenza rifiuti è tutt’altro che passata. Da Campolimpido al Bivio di San Polo, da Borgonuovo a Villa Adriana si vedono ancora cassonetti dell’immondizia stracolmi e strade invase dai sacchi di rifiuti. Uno scenario che se in altre zone della città sembra esser scomparso, anche se a fatica, nelle aree meno centrali testimonia lo stato di degrado e abbandono a cui sono relegate.
A peggiorare la situazione già di per sé compromessa anche gli incendi appiccati a ridosso delle montagne di immondizia. Il fuoco ha ridotto i cassonetti in pozzanghere di plastica sciolta e i fumi maleodoranti prodotti dai rifiuti dati alle fiamme ha compromesso ulteriormente la già delicata condizione igienico-sanitaria dei residenti.
La protesta degli abitanti delle zone periferiche è rivolta sia nei confronti del servizio affidato all’Asa, la società municipalizzata del Comune di Tivoli che si occupa della raccolta dei rifiuti, sia nella mancanza di controlli sul territorio visto che denunciano che sono molti i residenti di altre zone che si spostano in luoghi più isolati per poter lasciare indisturbati rifiuti di ogni tipo.
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