Dopo aver passato la notte di Natale all’addiaccio in piazza Matteotti, sede del Comune di Guidonia Montecelio, per reclamare il diritto ad una casa; questa mattina hanno occupato gli uffici delle Politiche Sociali e Sanità in via Numa Pompilio.
Chiedono di sapere quali saranno le prospettive che li attendono dopo il primo gennaio prossimo, quando sarà terminato il periodo di ospitalità negli alberghi della zona.
Quando si sono presentati negli uffici, nessuno dei funzionari era presente. Loro si sono accomodati ugualmente ed hanno atteso che qualche dirigente si facesse vivo per ascoltare e risolvere il problema.
Hanno cercato inutilmente di parlare con il sindaco Rubeis dichiarato non rintracciabile.
Volevano parlare con il dott. Marco Quaranta, che dell’area V è il responsabile del servizio E.R.P. (Edilizia Residenziale Pubblica), ma anche lui era irreperibile.Alla fine sono riusciti a parlare ed esporre le loro richieste al coordinatore dell’Area Mauro Masciarelli.
Quando la situazione sembrava che stesse precipitando per le inconcludenti risposte ottenute e il portavoce degli sfollati Carlo Moretti, (lo stesso che inviò una accorata lettera al Tiburno Tv) minacciava di uscire, prendere una latta di benzina e darsi fuoco, veniva rintracciato il vicesindaco Ernelio Cipriani. Interveniva anche la figlia del costruttore Dino Pirandola, che si impegnava a garantire e prorogare la giacenza in albergo, a sue spese, delle 18 famiglie fino al 6 gennaio.
La sua presenza e la disponibilità dimostrata di intervenire concretamente in loro aiuto, al contrario delle autorità comunali, serviva a placare gli animi e gli occupanti decidevano di lasciare gli uffici.
Ma cosa succederà dopo il 6 gennaio è tutto da vedere: ci si aspetta, se non ci saranno altre soluzioni un inasprimento della protesta.
Marco Scipioni