Si erano appartati per consumare un panino e trascorrere qualche minuto di intimità. A “mandargli di traverso” la serata, a pestarli e a derubarli ci hanno pensato due nomadi armati di una mazzetta da cantiere e di un coltello.
Così giovedì sera 3 aprile un artigiano 50enne di Albuccione e la sua compagna sono stati aggrediti in auto nei pressi della stazione ferroviaria di Lunghezza.
Sul caso indagano gli agenti del commissariato di Tivoli dove sabato mattina l’uomo ha presentato denuncia. Secondo quanto riferito agli agenti diretti da Mariella Chiaramonte, verso le 21,30 l’artigiano e la donna avevano raggiunto la strada isolata – la vittima non ha saputo riferire il nome preciso – dopo aver acquistato due kebab e due bibite.
All’improvviso dal buio sono spuntati fuori i due balordi, quello armato di mazzetta ha vibrato un colpo sul finestrino lato conducente ferendo al volto il 50enne, mentre il complice col punteruolo si è avventato sulla donna. Pare che l’artigiano abbia reagito assestando un paio di pugni contro il rivale, ma si sia dovuto arrendere vedendo la compagna in ostaggio del “compare”. A quel punto i ladri si sono fatti consegnare circa 200 euro e il cellulare della donna prima di dileguarsi a piedi nelle campagne circostanti.
Un’ora più tardi l’uomo si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli dove gli è stata diagnosticata la frattura della mandibola sinistra e alcuni ematomi giudicatiguaribili in venticinque giorni. Ai poliziotti l’uomo ha assicurato che gli autori erano di origine nomade e sarebbe in grado di riconoscerli.
(ma. sa.)