All’approvazione del documento da parte dell’Assemblea comunale, si è giunti in conseguenza del parere favorevole espresso già nel 2010 dall’Arma dei Carabinieri sulla ubicazione della nuova Stazione nel territorio del comune di Arcinazzo Romano. Inoltre la considerazione che la collocazione della nuova Stazione Carabinieri lungo la S.S. 411 in un area classificata artigianale, terziaria e commerciale di nuova edificazione nel piano regolatore generale, avrebbe determinato “un pronto ed efficace servizio istituzionale – è stato rilevato nell’atto deliberativo – nell’ambito della giurisdizione, ovvero per i Comune di Arcinazzo Romano, area che risulta equidistante tre i due centri urbani per circa un chilometro”.
Nella deliberazione consiliare è stato tuttavia osservato che l’approvazione del progetto preliminare da parte del Consiglio comunale di Arcinazzo Romano, avvenuta in applicazione di norme di legge al riguardo, costituisce adozione di variante allo strumento urbanistico, modificando in questo modo i precedenti contenuti dello stesso strumento urbanistico, che “non prevedeva lungo la S.S. 411 Sublacense e in particolare nella zona prescelta per la nuova Caserma dei Carabinieri, una specifica area utile che consenta la realizzazione di strutture assimilabile a servizi pubblici generali”.
Nel corso della discussione conclusasi con il via libera al progetto, il consigliere comunale Alessandro Callari aveva affermato che “non vorrei che tra cinque o dieci anni mandassero via i Carabinieri e a noi restasse il mutuo da pagare”, mentre per il consigliere comunale Antonio Callari sarebbe stato più opportuno collocare la Stazione dei Carabinieri agli Altipiani di Arcinazzo, utilizzando i locali della locale scuola in quanto la ubicazione scelta rappresenta una “cattedrale nel deserto”.
Fabrizio Lollobrigida
