Il fumetto
Spesso i fumetti vengono definiti “roba da bambini”. Ma non è sempre così. “Chi ha ucciso Babbo Natale”, progetto d’esordio del duo Sara Terranova e Pablito Caracciolo, ne è un esempio. Il fumetto, misto tra grottesco, comicità e satira, ha fatto il suo approdo sul web il 24 dicembre scorso e si appresta a diventare una nuova serie di successo. “La protagonista è Wendi, una bambina di otto anni, che a Natale fa una terribile scoperta: “Babbo Natale è stato assassinato”, racconta Sara, la fumettista 23enne residente a Lunghezza. “Lei si aspettava una nuova bambola, da sostituire a quella attuale, che è impossessata – spiega Pablito, lo sceneggiatore 30enne, con un passato nella regia audio e video –. Da quel momento deciderà di risolvere il mistero, mettendosi alla ricerca del colpevole”.
La partecipazione dei fan
“Chi ha ucciso Babbo Natale” è una storia ad episodi, caricati con cadenza mensile sulla pagina Facebook omonima, che presenta una particolarità: “Ogni episodio avrà un suo indiziato – spiegano –. Ogni volta lanceremo una domanda ai lettori: quale indiziato vorreste far morire nella prossima puntata? Dovranno scegliere da una lista di tre personaggi reali, letterari o cinematografici”.
L’idea di rendere partecipi i fan è stata resa possibile grazie all’utilizzo dei social network: “Facebook è un ottimo canale per iniziare e farsi conoscere, oltre che per ottenere un riscontro con il pubblico”.
La passione di Sara e Pablito
Sia per Sara che per Pablito, la passione per il fumetto ha dovuto attendere alcuni anni per essere studiata. “In Italia non esistono scuole superiori specifiche, abbiamo entrambi studiato grafica pubblicitaria per poi approdare io, alla Scuola Internazionale di Comics e lui, alla Scuola Romana dei Fumetti”, racconta Sara. Lo stesso paese in cui, a seguito della tragedia di Parigi, si osanna la libertà di stampa: “In realtà in Francia si adottano meno restrizioni nei confronti della satira. Qui in Italia, se sei scomodo, smettono di farti lavorare”, commentano.
Nonostante tutto, i due sognano un futuro nel mondo dei fumetti. “La cultura del fumetto si sta diffondendo molto negli ultimi anni, sono fiducioso”, afferma Pablito, mentre Sara resta più dubbiosa: “Temo che si tratti di una moda passeggera”.
Così, nel frattempo, entrambi continuano a portare avanti i propri progetti. Come Pablito che, ad esempio, già da tempo collabora con il fumettista Federico Sabbatini alla serie “Il bello, il brutto ed il cattivo”. In fondo, “se si fa ciò che si ama, è come se non si lavorasse mai”.
l.l.g.